Sabatini: "Saremo grandi". Il tecnico: "Ero fenomeno adesso un cogl..."

10/05/2013 alle 10:20.

IL TEMPO (A. SERAFINI) - Seppur in un'aria pesante, ieri a Trigoria si è fatto di tutto pur di rendere il clima più disteso. Una giornata riservata ai vari delegati degli sponsor giallorossi, invitati dalla società per conoscere da vicino il mondo romanista. Tra un'occhiata all'allenamento e qualche foto con Totti & co., il workshop è proseguito

 
«So che questo susciterà ilarità, ma vi assicuro che il prossimo anno sarà una grande Roma», colpisce a freddo il ds. E l'occasione è ghiotta per rispondere alle recenti critiche arrivate: «Ho letto aggressioni da parte di alcuni giornali. Noi siamo atleti, direttori o allenatori quindi dobbiamo avere una psiche tale da prendere botte e restituirle. Ma per colpire un sessantenne hanno colpito venti ventenni». L'umore cambia, ma non la solita «ringhiata», quando l'argomento si sposta sugli aspetti del suo lavoro: «Il direttore sportivo soltanto in casi particolari può intervenire insieme all'allenatore. Il colpo di mercato a cui tengo di più? Roma a parte dico Pastore». Ma prima del mercato c'è la finale di Coppa Italia: «Il 26 maggio mi piacerebbe passarlo su un'isola deserta. A patto che ci sia una tabaccheria. Ormai fumo 70 sigarette al giorno». Andreazzoli ride e non ci crede, «Per me fuma di più» poi dice la sua: «Questo sarà un derby particolare, un evento planetario. Non oso immaginare quella settimana». Intanto rimane da digerire la sconfitta con il Chievo, con tutte le accuse annesse: «Ormai ho un'età che mi consente di essere a conoscenza di come vanno le cose - risponde il tecnico - lunedì ero un fenomeno, martedì sera ero un coglione».
 
Non ci sarà tensione invece nella prossima sfida di , che il 28 maggio a Torino, parteciperà insieme all'amico Buffon alla Partita del Cuore con attori, cantanti e personaggi del mondo dello sport.