REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Attendere. O non attendere? Il ''dubbio amletico'', stavolta, per la dirigenza della Roma è tutto sulla strategia da adottare con Massimiliano Allegri dopo l'ennesimo rinvio.
NUOVO RINVIO - "La soluzione entro domenica sera". È quella del presidente Silvio Berlusconi la prima voce a pronunciarsi sulla situazione di Massimiliano Allegri. Mentre da Trigoria rimbomba, fin dalla serata di giovedì, un rumorosissimo silenzio. "Credo che avremo un incontro con lui e Galliani entro la settimana, entro domenica sera e da lì verrà fuori la soluzione, che non è difficile da trovare se tutti si mettono nella direzione di mettersi una mano sulla coscienza e scegliere il meglio per il nostro Milan". Questo il pensiero completo del numero uno del club rossonero. Pensiero cui dare una lettura univoca è complesso: mettersi una mano sulla coscienza per interrompere un rapporto ormai logoro? Oppure per mettere da parte le divergenze e continuare insieme? Altri dubbi prova a tesserli Galliani, architetto della "melina" dell'allenatore, che vorrebbe mantenere con sé in rossonero: "L'ultima cena con Allegri? Non sia blasfemo, l'Ultima Cena è un'altra cosa", ha risposto ai cronisti di Sky.
LA RABBIA DELLA ROMA - Gelo, rabbia, disorientamento: queste le reazioni che ieri sera hanno sorpreso l'umore dei dirigenti di Trigoria. Il più scottato, forse, era proprio il ds Sabatini, che per tutto il giorno aveva atteso a Milano Allegri e che ha trascorso in un hotel del capoluogo anche la notte in attesa di incontrare quello che aveva individuato come il nuovo allenatore della Roma. Una cosa invece è certa: se Allegri avesse voluto lasciare il Milan avrebbe già presentato le dimissioni. La sua primissima scelta, evidentemente, è la permanenza milanese. E la Roma può continuare ad aspettare fino a domenica (ma attenzione ai nuovi rinvii: giovedì si parlava di un vertice tra lunedì e martedì) un allenatore per cui i giallorossi non rappresentano che un paracadute di lusso? L'accordo raggiunto per un biennale da 3,5 milioni, è chiaro, non basta a fargli dire "stop" all'ad milanista.
LE ALTERNATIVE DELLA ROMA: IN ASCESA BLANC - E allora a Trigoria iniziano a guardarsi intorno. Inevitabile. Già stamattina i dirigenti - che non hanno alcuna intenzione di farsi trovare impreparati di fronte a scenari imprevisti - hanno avviato i contatti con il francese Laurent Blanc, tecnico di esperienza e già contattato a gennaio. L'ipotesi è concreta, e all'ex selezionatore della nazionale francese la Roma piace. Ma le alternative possibili sono tantissime. In Italia ha ottime referenze Eusebio Di Francesco, neo promosso con il Sassuolo, come anche Donadoni. E nelle ultime settimane Baldini ha sentito in più di un'occasione (ma senza mai offrirgli la panchina) anche Roberto Mancini, che alla Roma verrebbe a prescindere dal passato laziale e rinunciando anche a qualcosa dal punto di vista economico. Poi Bielsa, Rudi Garcia, Rijkaard, nomi affascinanti ma forse troppo distanti dall'universo italiano.