Roma, guarda cosa hai fatto!

15/05/2013 alle 10:20.

CORSPORT (A. GHIACCI) - La base di partenza del piano della nuova proprietà era chiara: la Roma avrebbe dovuto puntare fondamentalmente, almeno all’inizio, sull’internazionalizzazione del marchio. E il club, proprio dal punto di vista della crescita del brand, in due anni ha ottenuto buoni risultati. Ma nello stesso periodo,

NUMERI - Come detto tutte le scelte sono state fatte dalla dirigenza, che ne ha sempre dichiarato la paternità senza estraniarsi dal giro delle responsabilità. E ciò che emerge dall’analisi di questo campionato è il ritratto di una squadra che ancora una volta non ha saputo essere all’altezza delle migliori, soprattutto per i punti lasciati per strada con le cosiddette squadre di seconda fascia. Piccola con le piccole, per cali di concentrazione dovuti più che altro a una scarso feeling con la voglia di sacrificarsi e con la capacità di calarsi nel panni di chi deve dare tutto minuto dopo minuto per ottenere la vittoria (è la legge del calcio, ma anche della vita). E così contro avversari del calibro di Catania, Chievo e Sampdoria, sui 18 punti disponibili tra andata e ritorno, la Roma ne ha conquistati solo 2 grazie (grazie..?) ai pareggi con Catania e Samp all’Olimpico. Ancora numeri? Contro , Torino, Palermo e Siena (citate in ordine di classifica, con le ultime due già retrocesse) i punti a disposizione erano 24. La Roma ne ha presi 11, meno della metà.(...)
 
RIDIMENSIONAMENTO - E così, mentre la società andava avanti tra annunci e spot che mettevano in risalto i nuovo rapporti di marketing con aziende di primissimo livello, la Roma del campo ha dovuto fare i conti con le difficoltà del campionato italiano: alla voglia del club di non avere confini è coincisa una “nazionalizzazione” di scarso livello dei gruppi giallorossi (quello della stagione 2011-2012 e quello attuale). (...)