GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Il lavoro li ha portati a Firenze, il cuore li riporta spesso, e soprattutto volentieri, a Roma. E fa effetto considerando che degli ex romanisti che oggi sono alla Fiorentina solo due sono nati e cresciuti nella Capitale. Quindi se per Alberto Aquil
Roma Nord e Sud I «romanisti» della Fiorentina tornano a Romaper i più disparati motivi. Cè chi, come Montella, ha il figlio che vive, studia e gioca a calcio nella Capitale. Alessio, 14 anni, abita con la mamma, la prima moglie del tecnico viola, che invece ha con sé lattuale compagna Rachele e i due figli piccoli, Maddalena ed Emanuele. A Firenze riceve spesso la visita del fratello (anche lui Emanuele, come il nipote), a Roma invece ritrova gli amici storici: famosi, come Francesco Tottinon più tardi di un mese e mezzo fa sono andati a cena insieme alle rispettive mogli e non. Montella si incontra spesso da «Cacio e pepe » (zona Prati) oppure da Assunta Madre, in centro, frequentato anche dal d.s. Pradè. Mentre Montella ha ancora la storica villa di Casal Palocco, la casa di Pradé è invece a Roma Nord, zona Cassia.
Mari e monti David Pizarro quando torna a Romatra il prestito al City e lavventura a Firenze capita spessolo fa per piacere e si divide tra un pranzo di pesce a Santa Severa e una cena a base di carne ai Torquati, zona Tuscolana. Inoltre un saluto agli amici ristoratori di «Checco allo Scapicollo » non manca mai. A volte capita lì anche Alberto Aquilani: comprata casa a Roma, lha affittata in passato a giocatori giallorossi (tra cui lattuale compagno Toni, uno di quelli che invece nella Capitale torna raramente) mentre adesso la utilizza nei giorni di riposo. Prende il treno, spesso con moglie e figlia piccola, e torna a casa. Con loro viaggia a volte il medico, anche lui ex romanista, Luca Pengue che pur essendo nato in Abruzzo, ha messo radici al Torrino.
Campione dItalia Un altro che non è difficile incontrare a Romaè Cristiano Lupatelli: perugino, una carriera passata a girare qua e là per lItalia, era il vice di Antonioli nellanno dello scudetto. Rimasto legatissimo ai colori giallorossi, quando può torna per una cena e per incontrare i vecchi amici. Almeno lui, rispetto a Montella, Pizarro, Aquilani, Pengue e Pradè, con la Roma non si è lasciato male. Ed almeno per lui la partita di sabato sera non avrà il sapore della rivincita a tutti i costi.