CORSPORT (A. GHIACCI) - Detto che in casa Roma, oggi come oggi, quello del logo è lultimo dei problemi e che quindi si poteva tranquillamente aspettare per dare vita al rinnovamento, alcune delle critiche arrivate sono facilmente comprensibili. Non è bello, semplicemente. Almeno non lo è come quello appena abbandonato: il
Uno scudetto, diverse coppe e qualche vittoria in Europa da leccarsi i baffi. «Sembra quello delle bancarelle», è stata la critica più dura sbattuta in faccia al presidente Pallotta ieri pomeriggio. E vero, in effetti: la somiglianza con quello utilizzato per il cosiddetto materiale non ufficiale cè eccome. Ancora. La lupa stilizzata: ma non sarà troppo stilizzata? Le sembianze del simbolo di Roma sono state ritoccate tanto da allungarne la figura. Ed ecco ancora le battute dei tifosi: «Ma è una jena..?». E poi il nuovo stemma ha dato materiale di scherno - facile - anche ai laziali: quel 1927 messo in bella evidenza è la certificazione dei 27 anni che il club giallorosso ha in meno rispetto a quello biancoceleste. Insomma, sbagliato il periodo e non azzeccato il logo (anche se la scritta Roma ci sta tutta).(...)