Maarten Stekelenburg da una parte era il titolare sicuro, quantomeno con Andreazzoli, e dall’altra è una sorta di quasi adatto in un ambiente che avverte per qualche ragione ostile. Già se n’era partito per l’Inghilterra quando lo hanno richiamato d’urgenza. Non erano riusciti ad arrivare a Emiliano Viviano e dunque scusate signori del Fulham, ma niente olandesone per voi.  Stekelenburg probabilmente vorrà andarsene. Nessuno intende trattenerlo. (...)

Serve un ragazzo di fiducia a cui consegnare le chiavi della porta. Eccolo, a San Paolo. Anzi, lì accanto, a Santos. Rafael Cabral Barbosa, Rafael per amici e nemici, è giovanissimo (23 anni tra poco), gioca bene di piede - e sembra diventata dote indispensabile anche per chi lavora con le mani. In più è veloce, scattante e ha un senso di ragno che gli suggerisce dove finirà la palla prima ancora che parta. Ma forse quest’ultima è una leggenda.(...)

E’ un tipo che piace di sicuro agli americani, infanzia povera e triste alle spalle, palingenesi attraverso il calcio, opere di bene ora che se le può permettere. Per averlo bisogna sborsare. Almeno cinque milioni. Siviglia e Palermo infatti a suo tempo gli hanno voltato le spalle. Anche il Milan ha avviato un approccio, però la Roma in questo momento è in vantaggio. La cessione di Stekelenburg renderebbe l’operazione un pari e patta e probabilmente dal punto di vista tecnico ci si andrebbe a guadagnare.

L’affollamento in area comunque rischia di diventare caotico. Lasciamo perdere Viviano, eccellente alternativa perdipiù ormai esperta. Ma c’è sempre il futuro in equilibrio precario di Gianluca Curci. Il Bologna ce l’ha in prestito e vorrebbe anche tenerselo. Tuttavia il presidente Guaraldi non intende acquistare a scatola chiusa:  «Senza infortuni Curci sarebbe il titolare. Dobbiamo capire con l’aiuto dei medici se il problema è risolto» .