CORSERA (A. BOCCI) - Testa a Praga. È il primo comandamento di Cesare Prandelli agli azzurri radunati a Coverciano. La trasferta in casa della Repubblica Ceca, il 7 giugno, è una tappa fondamentale perché, come sostiene Giorgio Chiellini, «se perdiamo torniamo nel mischione». Cioè, per dirla con le parole del c.t.,
In questi giorni lievi, nel ritiro azzurro si lavora sulla parte tattica e sulla testa dei giocatori. La stanchezza è uninsidia. Unaltra, subdola ma concreta, arriva dal mercato. Ora che il giro delle panchine si è quasi assestato, inevitabilmente comincerà la rumba. Telefoni caldi e sempre accesi. In montagna, come al mare. Anche a Coverciano. Una distrazione, inevitabile, con cui ogni allenatore di nazionale deve combattere di questi tempi. Almeno la metà dei trenta convocati da Prandelli rischia di essere coinvolta in trattative più o meno serie, più o meno articolate, più o meno rapide.
Mezza Italia è pronta a cambiare maglia. Dal portiere Agazzi, sino a Cerci, passando per stelle di prima grandezza: Marchisio e De Rossi. Pirlo potrebbe essere la sorpresa. La geografia del gruppo, dopo lestate, sarà sicuramente diversa. Il Milan ha anticipato la Juve sul centrocampista Poli della Sampdoria e loperazione dovrebbe concludersi anche se in panchina ci sarà Seedorf al posto di Allegri. I bianconeri sono pronti a rifarsi con il difensore Ogbonna (in alternativa Ranocchia) e il trequartista Diamanti.
Si profila un derby milanese per Cerci, mentre la Fiorentina ha fatto un pensierino su Agazzi anche se ha appena chiuso lacquisto delluruguaiano Gustavo Munua del Levante e non ha ancora deciso se continuare con Viviano. Ma cerchiamo di mettere ordine. La Juve, trovata lintesa con Conte, ha le idee chiare: il primo della lista è Jovetic e se dovessero avanzare dei soldi, magari ricavati attraverso cessioni importanti, anche Higuain o Tevez. Siccome in Italia non navighiamo nelloro, è inevitabile pensare a un possibile sacrificio che, per volontà dellallenatore, non può essere Vidal.
Casomai Marchisio, ma solo se a Torino dovessero presentarsi con unofferta da 30 milioni. Mancini aveva pensato al centrocampista italiano per il City, poi tutti sapete come è andata a finire la storia; a Mourinho, invece, piacerebbe portarlo a Londra, mentre lo United resta vigile. La sua partenza non è probabile, ma possibile. Lestate è lunga. Diverso il discorso che riguarda Pirlo. Andrea vorrebbe rimanere, ma il Real lo tenta e Conte sta disegnando una Juve pronta a sacrificare il regista. Nei piani bianconeri servono centrocampisti che attaccano la profondità, come Vidal: ecco perché nel mirino cè Diamanti, anche se la valutazione del Bologna (10 milioni di euro) è considerata eccessiva. Bonaventura è una possibilità per la fascia, ma sul neoazzurro stanno lavorando Napoli e Inter. La Juve è scatenata anche alla ricerca di un difensore: più che avviati i contatti con il Torino per Ogbonna, ma siccome i trasferimenti allinterno della stessa città sono sempre complicati è possibile che la coppia Marotta-Paratici si lanci su un altro giocatore della nazionale: Ranocchia. Da capire se Mazzarri è disposto a sacrificarlo per avere il cileno Isla.
Il trasferimento destinato a fare più rumore potrebbe essere quello di Daniele De Rossi. Nonostante il recente rinnovo di contratto, il divorzio è possibile. Capitan Futuro non farà la prima mossa: ma se la società dovesse metterlo sul mercato, stavolta loperazione potrebbe andare in porto. Chelsea e Paris Saint Germain sono alla finestra. Il problema, semmai, è la valutazione: la scorsa estate la sua cessione avrebbe portato nelle casse giallorosse oltre 25 milioni, adesso si sta sotto i 20.
De Rossi è il nome, Cerci il caso più intricato. Alessio è in comproprietà (libera) tra Torino e Fiorentina. I granata vorrebbero riscattarlo, ma non alle cifre chieste dai viola (5 milioni) e propongono di prolungare di un anno laccordo. La Fiorentina, che conferma Cuadrado, ha preso Yakovenko, lavora per prolungare il contratto a Ljajic, ed è vicina agli acquisti di Joaquin e Ilicic, intende fare cassa con lHenry di Valmontone. Milan e Inter (più i rossoneri, però...) aspettano. Sarà una partita lunga. Prandelli però con Cerci è stato chiaro: pensa solo a giocare. Non sarà facile...