CORSERA (B. TUCCI) - La Lazio entra in Europa e salva la stagione. La Roma rimane fuori dal giro internazionale e deve ricominciare da capo. Il progetto è fallito, così la squadra, i tre allenatori e i due dirigenti. Un disastro. La società a stelle e strisce rimarrà a Trigoria? Ogni interrogativo è lecito oggi, ma il tempo dei rinvii è finito. La
A Trigoria si piangono lacrime di coccodrillo. Non serve pentirsi ora; le pecche erano evidenti da mesi. La società ha sbagliato tutto: dalla campagna acquisti alla scelta degli allenatori, spargendo ottimismo senza fondamento. Ora i tifosi sono esasperati. Hanno ragione, ma hanno torto quando la protesta valica i confini del lecito. Che significa prendersela con il pullman che riportava a casa i giocatori? E perché provocare incidenti al Colosseo quando tutto allo stadio era andato per il verso giusto? Questo non vuol dire, però, che i dirigenti non debbano recitare il «mea culpa». Pallotta, Sabatini, Baldini: nessuno escluso. Chi pagherà le spese di una stagione fallimentare? Baldini ha detto: «È colpa mia». Non basta. La Roma deve essere rifondata da cima a fondo se non si vuole ripetere un campionato insignificante