Ha preso tempo: il progetto Roma lo affascina

14/05/2013 alle 09:22.

CORSPORT (A. GIORDANO) - (...) Cioè: meglio l’uovo (d'oro) oggi di quel Napoli con il quale è cresciuto pure Mazzarri, cogliendo il meglio di sé, oppure andare a inseguire il proprio domani con la Roma da ritoccare qua e là, da riedificare secondo le proprie idee di calcio? Le domande si inseguono sistematicamente e pure domenica sera, a festa ultimata, con tanto di giro di campo e poi di black-out mediatico per sfuggire agli insidiosi interrogativi, le risposte restano immutate: «Deciderò soltanto al termine della stagione, dunque dopo la gara del 19 maggio all’Olimpico».


 
TACCIO, NON SCRIVO - La biografia già (quasi) pronta per andare in libreria attende (pure quella) l’ultimo capitolo: non è stata consegnata alle stampe, non è stata neppure sussurrata, perché la fantasia non può ancora raccontare la realtà che si vivrà. E però, intanto, andando a scorgere il riassunto delle puntate precedenti, era già successo, proprio due anni fa, che si vivesse a bordo campo, nei pressi della panchina: allora fu la a rappresentare l’ipotesi seducente e quando ormai pareva tutto irrimediabilmente compromesso, con De Laurentiis che per tutelarsi aveva persino incontrato Gasperini per farsi concedere la disponibilità (e forse pure qualcosa in più), mutò lo scenario e venne riscritta la storia personalissima. Che a San Vincenzo Walter Mazzarri sta provvedendo ad ultimare: basta una parola, un sì o un no, e credere che neppure lui sappia quale sia, alimenta un romanzone.