Fiorentina, beffa dalla Roma. Ora per il terzo posto è dura

05/05/2013 alle 11:56.

LA REPUBBLICA (B. FERRARA) - Mezz’ora di calcio bello e feroce non basta. Due pali, tante occasioni, il gioco tenuto in pugno a lungo non servono e non contano niente. La Roma regge gli urti e colpisce a un soffio dalla fine: un calcio d’angolo e la test

Le due squadre si spartiscono il primo tempo, nemmeno ci fossero le larghe intese. Metà per uno. Così funziona. Prima c’è la Roma. Che frulla il pallone schiacciando i viola, con che comanda il gioco infilando palloni di qua e di là, anche se la difesa di Montella non perde mai il passo, rischiando il minimo possibile. Viviano deve lavorare solo una volta, per respingere una punizione del capitano giallorosso, che di sicuro non si è dimenticato della partita di andata, quando da trenta metri mandò in porta la palla con la gentile collaborazione del della . Ma stavolta Viviano c’è. Così come si fa trovare sveglio quando Osvaldo si libera bene prima di lasciar partire un rasoterra non esattamente spietato. Dal 25’ in poi la partita si sposta nell’altra metà campo. La Roma è l’unica squadra ad aver messo seriamente in difficoltà l’ex Montella: due partite e due vittorie, tra campionato e Coppa Italia. La partenza sobria e attenta della è anche figlia di certi timori.

Ma poi serve il cambio di passo. E così è la Roma a soffrire per una ventina di minuti, con e Cuadrado che provano a bucare gli spazi. Anche la difesa giallorossa, però, regge i colpi. Il vero rischio arriva al 37’, quando (poi sostituito a inizio del secondo tempo da Goicoechea), dopo una lunga medicazione per una ferita al naso su un contrasto con Rodriguez, salva tutto respingendo sul palo un colpo da pochi passi di Jovetic, per la verità in serata così e così. Tutto molto equilibrato, insomma. Oltre che veloce e divertente. Poi l’equilibrio sparisce. È la che moltiplica se stessa in uno sforzo offensivo violento e ossessivo. C’è che azzera . E poi Borja Valero e Pizarro a togliere respiro ai giallorossi. I

n cinque minuti cinque palle gol: prima manda alto di un soffio e poi calcia all’angolo (Goicoechea ci arriva), Pizarro manda un rasoterra mezzo metro fuori, Aquilani si fa anticipare dal della Roma in uscita, Cuadrado che non trova la porta da fuori. Niente da fare, la Roma non molla. Anche se il brivido è lungo quando in area allarga un po’ il braccio su un cross di , rischiando un bel po’. Ma Mazzoleni lascia perdere. Il ritmo cala. Lo strappo dei viola non ha prodotto nulla. Però sul finale ecco una botta di Pizarro che va a schiantarsi sul palo. Poi ci pensa Osvaldo, attaccante che la vorrebbe riportare a casa, a congelare il Franchi. Roma sempre in corsa. Oggi il Milan può allungare sui viola. E Firenze tifa granata disperatamente. Come sempre, d’altra parte.