LA REPUBBLICA (B. FERRARA) - Mezzora di calcio bello e feroce non basta. Due pali, tante occasioni, il gioco tenuto in pugno a lungo non servono e non contano niente. La Roma regge gli urti e colpisce a un soffio dalla fine: un calcio dangolo e la test
Le due squadre si spartiscono il primo tempo, nemmeno ci fossero le larghe intese. Metà per uno. Così funziona. Prima cè la Roma. Che frulla il pallone schiacciando i viola, con Totti che comanda il gioco infilando palloni di qua e di là, anche se la difesa di Montella non perde mai il passo, rischiando il minimo possibile. Viviano deve lavorare solo una volta, per respingere una punizione del capitano giallorosso, che di sicuro non si è dimenticato della partita di andata, quando da trenta metri mandò in porta la palla con la gentile collaborazione del portiere della Fiorentina. Ma stavolta Viviano cè. Così come si fa trovare sveglio quando Osvaldo si libera bene prima di lasciar partire un rasoterra non esattamente spietato. Dal 25 in poi la partita si sposta nellaltra metà campo. La Roma è lunica squadra ad aver messo seriamente in difficoltà lex Montella: due partite e due vittorie, tra campionato e Coppa Italia. La partenza sobria e attenta della Fiorentina è anche figlia di certi timori.
Ma poi serve il cambio di passo. E così è la Roma a soffrire per una ventina di minuti, con Ljajic e Cuadrado che provano a bucare gli spazi. Anche la difesa giallorossa, però, regge i colpi. Il vero rischio arriva al 37, quando Lobont (poi sostituito a inizio del secondo tempo da Goicoechea), dopo una lunga medicazione per una ferita al naso su un contrasto con Rodriguez, salva tutto respingendo sul palo un colpo da pochi passi di Jovetic, per la verità in serata così e così. Tutto molto equilibrato, insomma. Oltre che veloce e divertente. Poi lequilibrio sparisce. È la Fiorentina che moltiplica se stessa in uno sforzo offensivo violento e ossessivo. Cè Ljajic che azzera Torosidis. E poi Borja Valero e Pizarro a togliere respiro ai giallorossi. I
n cinque minuti cinque palle gol: Ljajic prima manda alto di un soffio e poi calcia allangolo (Goicoechea ci arriva), Pizarro manda un rasoterra mezzo metro fuori, Aquilani si fa anticipare dal portiere della Roma in uscita, Cuadrado che non trova la porta da fuori. Niente da fare, la Roma non molla. Anche se il brivido è lungo quando De Rossi in area allarga un po il braccio su un cross di Ljajic, rischiando un bel po. Ma Mazzoleni lascia perdere. Il ritmo cala. Lo strappo dei viola non ha prodotto nulla. Però sul finale ecco una botta di Pizarro che va a schiantarsi sul palo. Poi ci pensa Osvaldo, attaccante che la Fiorentina vorrebbe riportare a casa, a congelare il Franchi. Roma sempre in corsa. Oggi il Milan può allungare sui viola. E Firenze tifa granata disperatamente. Come sempre, daltra parte.