Derby, 9 ultrà arrestati. Sequestrato arsenale

28/05/2013 alle 11:30.

LA REPUBBLICA (M. LUGLI) - Una dozzina di lance fabbricate con lame, zappe, asce, roncole e rastrelli fissati col nastro isolante su lunghe aste di legno, che ricordano alabarde, falcioni o altre armi medioevali. Mazze, coltelli, un manganello ricavato da una grossa molla d’acciaio e perfino un bisturi “usa e getta” ancora nella sua confezione. Cinghie da usare come staffili. Duecento petardi tra fumogeni, raudi e bomboni di vario tipo. È un arsenale che fa paura quello sequestrato dalla polizia, nei pressi dell’Olimpico, prima del derby: una stracittadina unica nel suo genere, co

Nove gli arresti, sette della e due dei vigili urbani ma, a parte l’assalto dei tifosi romanisti al pullman della loro squadra e alcune aggressioni “mordi e fuggi”, tutto è filato liscio. Un sospiro di sollievo per il capo della digos, Lamberto Giannini, il responsabile dell’Ufficio generale prevenzione e soccorso pubblico Giovanni Battista Scali e i dirigenti dei commissariati Prati e Flaminio, Bruno Failla e Massimo Improta che hanno letteralmente battuto il terreno palmo a palmo. Oltre ai 2 mila uomini in divisa a cui è stato affidato l’ordine pubblico, un ruolo fondamentale è toccato agli steward: mille e duecento persone spesso arrivate da altre regioni e che hanno prestato servizio all’interno dello stadio. Grazie a loro è stato bloccato il tentativo di lanciare uno scatolone pieno di petardi oltre la recinzione per farlo arrivare agli ultras della . I nove arrestati sono tutti tifosi romanisti. Cinque giovani sono stati ammanettati dopo il blitz contro un gruppo di laziali, in via Emanuele Gianturco: pugni, calci, cinghiate, la rapina di macchine fotografiche e bandiere e poi la fuga, bloccata immediatamente dai poliziotti. Altri due sono stati intercettati nei pressi del Colosseo mentre, armati di coltelli e spranghe, stavano puntando alcuni “nemici” biancoazzurri.

Gli ultimi due, reduci dall’assalto a un blindato dei carabinieri, hanno fermato un’auto vicino ai Fori e sfondato il finestrino ma alla vista di una volante, si sono dileguati. Poco più tardi sono stati fermati dagli agenti della municipale. Denuncia a piede libero, invece, per un tifoso romanista proveniente da Ferrara che, in tribuna stampa, ha sputato e lanciato una moneta contro una giornalista. «È andata bene grazie a un paziente lavoro di pianificazione e all’aiuto determinante di alcuni cittadini, che ci hanno permesso di recuperare le armi bianche nascoste nei pressi del lungotevere», sintetizza Lamberto Giannini. Quanto alle telefonate di minaccia arrivate ad alcuni calciatori della Lazio, la denuncia non è stata ancora formalizzata ma la Digos sta già indagando e, secondo alcune voci, i risultati dovrebbero arrivare prestissimo.