IL MESSAGGERO - Daniele De Rossi sta vivendo il momento più difficile da quando è alla Roma. Eppure a inizio stagione le premesse per fare bene cerano tutte. Il centrocampista veniva dal buon Europeo giocato con la maglia azzurra ed era
Le prime crepe nel rapporto con la Roma ci furono destate, quando il nuovo tecnico Zeman disse in conferenza stampa che non lo vedeva come regista davanti la difesa. Poi una lunga serie di incomprensioni, silenzi, lassurdo dualismo con il giovane e inesperto Tachtsidis, una serie di piccoli fastidiosi infortuni che ne hanno condizionato il rendimento, fino alla situazione attuale,in cui il giocatore non sente più la fiducia di tutto lambiente. De Rossi non gioca più tranquillo, non sorride quando è in campo e appare nervoso. Eppure Capitan Futuro ha da poco superato le 300 presenze in maglia giallorossa e fino a qualche mese fa non avrebbe mai pensato a un suo addio alla Roma. La sua scelta di vita laveva fatta nel momento della firma, rinunciando a ingaggi più importanti e a palcoscenici blasonati.
Nella sconfitta maturata nel derby dandata pesa come un macigno la sua espulsione rimediata alla fine del primo tempo per un colpo inflitto a Mauri. Inoltre non era mai accaduto, da quando è titolare nella Roma, che non segnasse nemmeno un gol durante unintera stagione. De Rossi ha ancora a disposizione novanta minuti, che posso cambiare tutto. Il calcio è strano, le storie damore lo sono ancor di più