IL TEMPO (A. SERAFINI) - Non è bastato il primo avvertimento per evitare che accadesse di nuovo. Una volta di troppo per le istituzioni calcistiche, sempre più decise ad usare il pugno chiuso nella lotta per debellare i fenomeni di razzismo all'interno degli stadi italiani
Un triste epilogo quello andato in scena all'Olimpico domenica sera da sommare agli episodi di appena una settimana fa a San Siro, quando dal settore ospiti partirono alcuni ululati e cori a sfondo razziale contro Balotelli. Gli insulti al rossonero si sono ripetuti anche nella sfida con il Napoli nonostante in campo non ci fosse il diretto interessato. Fatto che non è sfuggito ai collaboratori della Procura Federale che assistevano alla gara da bordo campo, che minuziosamente hanno osservato e poi relazionato tutte le motivazioni espresse nel comunicato ufficiale. «Verso il 39 del secondo tempo, sostenitori della Società Roma, collocati nel settore denominato "curva Sud", indirizzavano ad un calciatore di altra Società grida e cori insultanti, espressivi di discriminazione razziale. Valutata la recidività in tali biasimevoli comportamenti nonostante la formale diffida inflitta in occasione della precedente gara di campionato, il Giudice Sportivo delibera di sanzionare la Società Roma con lammenda di 50.000,00 e lobbligo di disputare una gara con la "curva sud" priva di spettatori».
L'ennesima multa per la società giallorossa, che impegnata da tempo nella lotta contro il razzismo, rimane sulla linea ferrea di combattere ed estirpare coloro che si macchiano di simili episodi. Senza correre però il rischio di cadere in una pericolosa generalizzazione, che possa ledere l'immagine di una tifoseria intera. Al momento da Trigoria non si sta valutando alcun tipo di ricorso e probabilmente nel breve futuro verranno varate nuove iniziative (il brasiliano Marquinhos ha assistito alla gara con il Napoli proprio tra i tifosi della Sud) per cercare di arginare ed eliminare il problema.
Se la sospensione di un minuto e mezzo della gara presa dall'arbitro Rocchi a San Siro rimane un triste record per la Roma, non mancano però i precedenti sulla chiusura di settori riservati ai tifosi dopo episodi simili. I primi due casi si verificarono nel 2007 quando il giudice decise di chiudere per un turno il secondo anello della curva Nord di San Siro a causa di alcuni striscioni esposti durante Inter-Napoli e per quattro mesi la curva Nord dell'Atalanta per i disordini avvenuti nel settore durante la gara con il Milan. La Juventus venne punita nel 2010 con la chiusura della curva Sud proprio per i cori contro Balotelli. L'ultimo in ordine di tempo quest'anno, quando in serie B il Vicenza ha dovuto disputare una partita con la curva chiusa a causa di uninvasione di campo nel match contro l'Empoli.
Scongiurata l'ipotesi di dover giocare l'imminente finale di Coppa Italia senza la parte più calda del tifo (la finale di Roma viene considerata campo neutro), la società giallorossa rischia però la chiusura totale dello stadio in caso dovessero accadere nuovi episodi di questo tipo. Una durezza prevista anche dalle linee guida Fifa ma non condivisa dal presidente Uefa Platini, intenzionato a difendere la parte lesa. Come quei tanti tifosi della curva Sud romanista, che il prossimo anno con ogni probabilità non potranno assistere alla prima gara stagionale nonostante labbonamento già pagato.