IL ROMANISTA (D. GALLI) - Il 20 maggio. Non prima. Il 20 maggio sapremo se saranno rimasti dei biglietti. Anzi, i biglietti. Quelli del derby, quelli della finale di Coppa Italia. Faccenda controversa, però, perché il Gos, il Gruppo operativo di sicurezza dellOlimpico, alias la Questura, alias le forze dellordine, sono contrarie alla vendita libera. Mentre la Roma
Tutto a posto? Assolutamente no. Nei bar, quelli reali e quelli virtuali come Facebook e Twitter, si è accesa la discussione su tutto il resto. Primo punto, i prezzi. La Curva Sud costa 30 euro, i Distinti Sud 50, la Monte Mario 120. Unesagerazione? Detto che a fissarli è la Lega, e non le società, detto che la Roma è riuscita a convincere la Lega a ridurre di 10 euro il prezzo della tribuna (la passata edizione costava 130 euro), sulla carta sì, sono cifre assolutamente fuori dalla portata di molti portafogli. Però è vero che sono anni che la Lega applica queste tariffe. A Milano ricordano spesso come si tratti di una finale. Secondo punto (ma non per importanza), le modalità di vendita. Ci sarà o meno una fase libera? Già, perché per tutti i settori si procederà così: dalle ore 10 del 10 maggio alle ore 20 del 14 maggio è prevista una prelazione per gli abbonati sia con la Privilege sia con la Home, dalle 12 del 15 maggio quella per i possessori delle fidelity card, e quindi della As Roma Privilege e della As Roma Away. Ok, dalle 12 del 15 maggio. Ma fino a quando? Ecco, ci siamo. È qui il nodo da sciogliere, il motivo di contrapposizione tra le forze dellordine e le forze del calcio. Una contrapposizione che la Roma avverte sicuramente di più della Lega, fisicamente distante dai palazzi romani. Leggete qua: «In caso di disponibilità residua di tagliandi saranno comunicate successivamente le relative modalità di vendita». Questo è quello che scrive la Lega. Che per la Roma invece si traduce in: «Sulleventuale disponibilità residua dei suddetti settori, verranno valutate e comunicate ulteriori ed eventuali modalità di vendita». Se osservate bene, tra i due comunicati ufficiali cè una differenza. Per la Lega, le modalità della vendita saranno «comunicate». Per la Roma, saranno «valutate e comunicate». Valutate. A Trigoria sono evidentemente pessimisti. Lultima parola sarà del Gos, che per lOlimpico è il Commissariato Prati. Spetta a loro la gestione dellordine pubblico dalle parti del Foro Italico. Il timore è che mettendo in vendita poche centinaia di biglietti, residui delle prelazioni, si possano generare quelle che in gergo sono definite «criticità» (ma è un eufemismo) davanti ai punti vendita. La soluzione, che è poi anche lauspicio, è che si ripeta lesperimento dellanno scorso, quando juventini e napoletani poterono acquistare on line i biglietti in vendita libera.
OCCHIO ALLA SÒLA Onde evitare quello che altrove chiamano "pacco" e a Roma è meglio conosciuta come "sòla", è meglio attenersi scrupolosamente ai comunicati ufficiali. Spieghiamo. Su internet abbondano i siti che offrono i biglietti a prezzo maggiorato, o stramaggiorato come stavolta per la finale di Coppa. Sono dei bagarini, solo più tecnologici. Ora, normalmente il sovrapprezzo, chiamiamolo così, viene giustificato dalle spese di spedizione o da altri "servizi" necessari a legittimare lesborso straordinario. Occhio, però, perché per il derby di Coppa il giochino non vale. I tagliandi possono essere comprati esclusivamente dai titolari di abbonamento o fidelity card e non è ammesso il cambio nominativo. In sostanza, sono incedibili. Se li comprate, spendendo anche 1700 euro per una Monte Mario, o vi restituiscono i soldi, perché magari ignoravano limpossibilità di fare il cambio utilizzatore, oppure si tratta di una truffa vera e propria. In entrambi i casi, scordatevi di entrare il 26 maggio allOlimpico.