REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - A quattro giorni dal derby, la Roma presenta il suo nuovo marchio. Neanche il tempo di pubblicarlo on line, però, che scoppia la polemica: radio, ma soprattutto siti internet intasati da gente che protesta per la scelta grafica adot
Meno radicale il cambiamento oggi che la Roma ha presentato il "restyling" del logo con la lupa capitolina ormai d'attualità sulle maglie dei giallorossi dalla stagione 1997-'98. Una lupa lievemente stilizzata, privata del tono scultoreo e della base su cui poggiava. L'addio all'acronimo ASR nella parte inferiore del marchio, che mantiene la stessa forma, in luogo della scritta Roma 1927. Certamente più spendibile sul mercato internazionale, grazie al nome della Città Eterna. Ma un colpo al cuore degli appassionati del club, che hanno dapprima iniziato a protestare attraverso i canali di comunicazione più utilizzati: le radio private, e soprattutto i social network. Alcuni forum dedicati al club hanno appositamente messo a confronto il nuovo e vecchio stemma, raccogliendo manifestazioni impietose: "Sembra contraffatto", e "Ricorda quello delle maglie nelle bancarelle" i più diffusi. Alcuni hanno scelto l'ironia pungente: "Alla lupa je manca 'na zampa", "Lupa? Me pare 'na iena", e "Romo e Remo stanno in pigiama", puntano sull'eccessiva stilizzazione dell'animale simbolo.
C'è anche chi lega l'insuccesso grafico a quello sul campo, contraendoli in un evocativo: "Lo ha disegnato Piris?". Ma dopo la sfuriata istintiva, qualche tifoso ha pensato di far valere il diffuso malessere per raccoglierlo in una petizione on line: "As Roma: NO al nuovo logo, Roma va rispettata!". Una pagina attraverso cui urlare propositi chiari e condivisi: "NO a chi calpesta la nostra storia, la lupa non è un peluche! Inoltre va sempre specificato "AS Roma" se non si vuole usare l'acronimo si scriva in esteso!".
La risposta, indiretta e veicolata dal club, è firmata dallo stesso presidente Pallotta all'interno del comunicato di lancio del nuovo logo: "Avere 'Roma nel nostro logo e sul petto dei nostri calciatori rende omaggio in maniera appropriata a questo concetto e dice al mondo chi siamo". I tifosi delusi, se ne faranno una ragione.