Andreazzoli, voglia di ricominciare

21/05/2013 alle 09:39.

CORSPORT (M. EVANGELISTI) - (...)Finisce squagliato il desiderio di Aurelio Andreazzoli di restare alla guida della Roma anche nella prossima stagione. Il tecnico ha svolto con dignità e competenza il suo compito di traghettatore e potrebbe persino chiudere in gloria domenica vincendo la Coppa Italia contro la Lazio



Prima di tutto, se Massimiliano Allegri come apppare inevitabile chiuderà con una stretta di mano il suo rapporto con il Milan, la Roma proporrà ad Andreazzoli di essere l’assistente del nuovo allenatore. Sino a questo momento Allegri ha fatto a meno di un vero e proprio secondo. Al Milan ricopre quell’incarico Tassotti, che è uomo della società. 

Andreazzoli potrebbe in alternativa essere nominato responsabile dell’area tecnica. Un titolo dai contorni sfumati che gli permetterebbe di svolgere vari compiti all’interno della struttura di Trigoria. L’importante per Andreazzoli è non essere messo ai margini del lavoro quotidiano com’era accaduto durante la gestione di Zeman. Naturalmente le nuove mansioni sarebbero accompagnate da un buon aumento di stipendio in considerazione dei meriti acquisiti.



Meno indicato un lavoro da scrivania per una persona che considera il campo il suo ambiente naturale. Per questo, pur essendo molto probahile che Andreazzoli resti nello staff tecnico della Roma, non va scartata l’ipotesi che qualche squadra lo chiami per affidargli la panchina. E lui accetterebbe di fronte a un’offerta che gli consentisse di mettere a frutto la sua preparazione e di attuare la sua idea di calcio.



Esistono società che hanno bisogno di un restauro agonistico e sono rimaste colpite dal lavoro che Andreazzoli ha portato avanti alla Roma. Per esempio il e il Palermo. Tuttavia
la sistemazione in Serie B probabilmente non si confà alle aspettative di Andreazzoli. (...)



(...) Ciò che Andreazzoli ha scoperto in questi mesi di ordalia con la Roma è di essere capace di dirigere in proprio una squadra di prima fascia. Gli piacerebbe poterlo fare per un’intera stagione. Quest’anno è dovuto intervenire per correggere le anomalie dell’eredità zemaniana e non ha avuto il tempo di curare il gioco in attacco. Oggi la Roma gioca sugli input che le trasmette l’avversario. Ricominciare, mettere in vetrina il vero Andreazzoli, è un impulso al quale sconsigliamo all’Aurelio di resistere.