LA REPUBBLICA (F. S. INTORCIA/S. SCACCHI) - La notte agitata di Balotelli, segnata dagli ululati razzisti dei tifosi della Roma fino alla sospensione del posticipo di San Siro, è proseguita con la scoperta del tentato furto nella sua villa di Limido Comasco. Mentre era in campo, i ladri sono entrati da una porta-finestra, hanno rubato un paio di magliette e portato via i nastri del circuito di videosorveglianza
La Roma ieri è stata punita con 50mila euro di ammenda e la diffida. Una pena di tale entità per razzismo era toccata fin qui solo allInter, manco a dirlo nel derby. Nei minuti in cui venivano diffuse le decisioni del giudice sportivo, il club giallorosso ha pubblicato una nota in cui «condanna ogni forma di abuso razziale. Questo tipo di comportamento da parte di qualsiasi tifoso, inclusi i nostri, è totalmente inaccettabile». Una presa di posizione ufficiale voluta dalla proprietà americana, furiosa per laccaduto: la società prende le distanze dai propri ultrà ed è un altro segno che, passato il limite, il mondo del calcio chiede ora interventi drastici. Arrivando allassemblea di Lega, Galliani ha ricordato che «se si ha voglia, questa minoranza può essere fermata, proprio come è stata abbastanza debellata la violenza negli stadi». Il presidente federale Abete ha annunciato linasprimento delle sanzioni: «Le multe non risolvono il problema e non sono penalizzanti, bisogna chiudere i settori, fino allintero stadio, se necessario». La proposta sarà sul tavolo dellesecutivo Uefa il 24 maggio.
Sposa la linea dura anche Cesare Prandelli, «quello che è accaduto a San Siro rappresenta il punto di non ritorno. La procedura è chiara, sono sicuro che la prossima volta larbitro propenderà per linterruzione definitiva della gara». Rocchi, in proposito, è stato lodato dal vertice degli arbitri, Marcello Nicchi («comportamento perfetto»), che però ha ricordato la norma: «Il direttore di gara può sospendere temporaneamente, non definitivamente il match. Non possiamo assumerci responsabilità di ordine pubblico che spettano ad altri ». Sepp Blatter, capo della Fifa, aveva ipotizzato penalizzazioni e retrocessioni a carico dei club colpevoli. In un tweet la sua reazione: «Resto sgomento nel leggere degli insulti razzisti in serie A. La questione è complessa, ma siamo impegnati ad agire, non solo a parole ». E Kevin-Prince Boateng, ricevendo il Premio Gentleman per la sua lotta al razzismo, ha ribadito: «È una battaglia da combattere tutti insieme non solo negli stadi ma anche fuori, nelle strade