LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Anche lultima istanza finisce in una nuvola di fumo: il Tar ha respinto ieri il ricorso presentato dal Codacons per spostare il derby di coppa Italia tra Roma e Lazio. La concomitanza con le elezioni comunali non è sta
Nel corso delludienza il rappresentante legale del Codacons Rienzi aveva inutilmente provato dopo aver proposto lanticipo al sabato reso impossibile per la sovrapposizione con la Champions League a chiedere il posticipo al 2 giugno. Respinto già nel corso della mattinata perché «verrebbe ad interferire con lattività della Nazionale di calcio già programmata». I club avrebbero comunque accolto favorevolmente (così come il Coni) il ritorno alle 21, ma la soluzione non ha convinto il Tribunale: «Il buio in precedenti occasioni ha favorito la realizzazione di azioni criminose mettendo in pericolo operatori di polizia e spettatori degli eventi calcistici». Entusiasta il sindaco Alemanno: «Meglio così, a questo punto era opportuno non cambiare. Roma sarà in grado di superare la sfida della finale e delle elezioni comunali nello stesso giorno».
Non è ancora finita, però: il 21 maggio il Tar riesaminerà la questione in composizione collegiale. «E quel giorno il tribunale cambierà atteggiamento la convinzione del Codacons se un partito avesse la contezza che un numero cospicuo di suoi elettori non sia riuscito a raggiungere il seggio causa partita potrebbe chiedere di invalidare il voto». Dura anche la risposta dei sindacati di polizia: «Prefetto e Comitato dordine e sicurezza lallarme dellAnip dovranno assumersi una grossa responsabilità, non solo per i costi esorbitanti, ma perché causa delle elezioni i commissariati saranno vuoti, potrebbero essere assaltati e il personale non potrà essere spostato dai seggi. Mentre gli agenti che verranno da fuori non conoscendo il territorio, anche se affiancati, come al G8 di Genova potrebbero divenire bersaglio di facili agguati». Intanto il Parroco del San Filippo Neri ha deciso di rinviare di una settimana la processione dedicata al santo e prevista per il 26 maggio, dopo una sorta di referendum parrocchiale: «Processione o derby?». La risposta non ha lasciato dubbi.