Senza Champions il tecnico rischia. Spunta Seedorf, ma Galliani frena

28/04/2013 alle 13:54.

GASPORT (F. DELLA VALLE) - I simili si riconoscono, si annusano e si piacciono. E’ quello che è successo a Silvio Berlusconi e Clarence Seedorf, due personaggi forti con la stoffa del leader che hanno sempre avuto un rapporto speciale

Salvato da Galliani Che tra Berlusconi e Allegri non corra buon sangue non è una novità. Il patron non perde occasione per punzecchiare il suo tecnico, in pubblico o attraverso i suoi collaboratori. L’ha fatto anche ultimamente durante il viaggio negli Usa, manifestando il suo desiderio di sostituirlo con Seedorf. Berlusconi rimprovera ad Allegri la scarsa personalità e i rapporti difficili con i giocatori, il fatto di aver mandato via Pirlo e Pato, di aver accantonato Nocerino e di aver smarrito anche il feeling con Robinho. Poi c’è quella sconfitta pesante con il , ritenuta una macchia indelebile sulla fedina di Allegri. «Nella gara di ritorno ha sbagliato tutto — avrebbe raccontato — loro facevano quello che volevano e questo ha demoralizzato la squadra». Fosse stato per Berlusconi lo avrebbe mandato via già dopo la sconfitta dell’andata con la : fu Galliani a convincerlo, per motivi d’immagine (il Milan aveva cambiato tanto in estate e cacciare Allegri significava voler scaricare tutte le responsabilità sull’allenatore), ad aspettare. Poi il tecnico è tornato in corsa per la con una rimonta insperata, ma neanche questo è stato sufficiente per guadagnarsi la stima del boss.

Una scommessa alla Capello Berlusconi al suo entourage ha già fatto il nome del tecnico rossonero per la prossima stagione: Seedorf, che è molto più mediatico di Allegri e molto più simile al patron. E’ la sua idea fissa. Seedorf è andato via l’estate scorsa per continuare la sua avventura da giocatore in Brasile, nel Botafogo.Hasperato fino all’ultimo in un altro rinnovo di contratto, ma i rapporti non idilliaci con Allegri e il piano di ringiovanimento societario non hanno favorito la sua permanenza in rossonero. Non ha il patentino da allenatore ma al Milan tornerebbe di corsa, soprattutto se arrivasse una chiamata del presidente. Clarence piace a Berlusconi perché è colto ed è un giocatore di talento. Di solito i tecnici li sceglie Galliani, ma se il presidente punterà i piedi diventerà difficile opporsi alla sua volontà. Basta ricordare quello che successe con Capello, voluto dal presidentissimo nonostante avesse avuto solo un’esperienza nelle giovanili.

Legato ai risultati Allegri ha un contratto fino al 2014 e Galliani, il suo primo sponsor, farà di tutto per trattenerlo. Molto dipenderà dai risultati: in caso di terzo posto probabilmente Berlusconi sarà costretto a confermarlo suo malgrado, anche perché l’accesso alla sembrava un miraggio a inizio stagione. Se invece i preliminari sfumeranno, allora il futuro sarà rimesso in discussione. Se poi Allegri dovesse decidere di accettare la corte altrui (la Roma è in pole) e di salutare il Milan, il progetto Seedorf tornerebbe di stretta attualità. Tutto si deciderà a fine campionato. Una cosa però è certa: se resterà un altro anno, Allegri dovrà mettere in conto la scarsa intesa col datore di lavoro