LEGGO (F. BALZANI) - Umiltà, fortuna e una prodezza di Lamela. È bastato questo alla Roma per battere il Torino e tornare a vincere in trasferta 50 giorni dopo il successo di Bergamo. «Siamo stati premiati dal risultato, ma abbiamo raccolto più di quello che meritavamo - ha ammesso Andreaz
La prima è stata sfruttata da un Osvaldo, contestato anche a Torino e al ritorno al gol dopo 77 giorni di digiuno, polemiche, liti e fughe damore («ma è sul mercato solo mediaticamente», ha detto Sabatini). «I fatti dimostrano che i problemi dello spogliatoio sono enfatizzati, guardate come vanno ad abbracciare Osvaldo dopo il gol. In tutte le famiglie poi ci sono problemi, ma qui vengono enfatizzati. Questo è un gruppo solido poi è chiaro che abbiamo disatteso le aspettative e dobbiamo sottoporci alle critiche, basta che non siano troppo incisive. Leggo titoli troppo astiosi sui giornali contro di me, ma tanto non devo far carriera. Ho questo vantaggio», ha ribadito un Andreazzoli scuro in volto che ha ringraziato Totti, entrato nel secondo tempo per dare nerbo a una squadra incolore: «Avremmo preferito non utilizzarlo, ma quando la sua squadra chiama lui è pronto».