LEGGO (F. BALZANI) - Gol, fischi, provocazioni e rimpianti. Contro il Siena la Roma cala il poker e torna a sorridere grazie alla prima tripletta in carriera di un Osvaldo polemico, che prima mostra le orecchie alla tribuna poi indica il nome sulla maglia alla Sud con aria di sfida ricevendo sonori fischi (successe anche a Delvecchio
Un tris completato dalla perla di Lamela che vale il sorpasso sullInter e un quinto posto che vuol dire Europa League anche se Andreazzoli si spinge più in là in vista dello scontro di sabato con la Fiorentina: «I tifosi fanno bene a chiedere la Champions, ce lo chiediamo anche noi stessi. Cè rammarico per non aver fatto di più questanno e non mi so spiegare il perché. Rispetto alla settimana scorsa abbiamo incentivato di più il lavoro, la determinazione. È un problema quello della continuità con cui bisognerà fare i conti anche in futuro, ma ho dei giocatori brillanti e abbiamo il dovere di provare limpossibile».
Vola più basso Totti: «Abbiamo fatto il nostro dovere, era da tempo che non vincevamo così nettamente. Ora entriamo in un mese decisivo per il nostro finale di stagione, non mancano molti incontri e vanno affrontati tutti con personalità e questo spirito di sacrificio». Burdisso è dello stesso avviso: «In queste 5 partite dobbiamo dimostrare di essere gente seria, dobbiamo cambiare la mentalità e fare bene a lungo termine. Osvaldo? È un campione che ci può dare ancora tante gioie, spero la gente possa tenerne conto». Applausi a fine gara anche per Lobont, ieri allesordio stagionale e in odore di rinnovo: «Non è poi così difficile fare il portiere della Roma, ma non è merito mio se abbiamo vinto oggi». Sospiro di sollievo, infine, per De Rossi uscito dopo 33: solo trauma contusivo alla caviglia destra.