LA REPUBBLICA (M. CROSETTI) - Un giorno, il leggendario Taribo West andò da Lippi e gli fece: «Devo giocare, lo ha deciso Dio». Ma il tecnico dell'Inter rispose: «Strano, a me non ha detto niente». Peraltro, non la maggiore delle sue patacche. Il ciclopico difensore nigeriano con le treccioline, autoproclamatosi en passant pastore pentecostale
Il ciclopico difensore nigeriano con le treccioline, autoproclamatosi en passant pastore pentecostale, una volta venne denunciato dalla moglie per non avere consumato il matrimonio, e ancora non è nulla rispetto alla rivelazione di un suo ex presidente, Zarko Zecevic: «Quando venne da noi al Partizan Belgrado, disse di avere 28 anni ma scoprimmo che ne aveva già 40».
Dunque il buon Taribo, nato nel 1962 e non nel 1974, arrivò all'Interche di anni ne aveva 35 e non 23, poi passò al Milan a 37 (e non a 25). Cercò infine un estremo contratto al Rijeka, dicendo di avere 32 anni (erano già 44!), però i medici lo smascherarono. Questo non gli impedì di chiudere la carriera con gli iraniani del Paykan nel 2008, a 46 anni suonati.
Ora, lui nega tutto ma sbaglia: dovrebbe vantarsi, invece, di essere stato un prodigio atletico vivente, un fenomenale pensionato in campo. Altro che Buffon.