Il coro: «Roma mai sola mai»

05/04/2013 alle 10:15.

IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - Ovunque andrai mi troverai al tuo fianco. Se prima era una speranza, adesso è una promessa. E ora i tifosi, quelli che hanno scelto di dire no alla tessera del tifoso, potranno davvero tornare ad andare per il mondo seguendo la Roma. Un privilegio senza Privilege Card, permesso da una nuova iniziativa della Roma, l’As Roma Club Away. Un nuovo step di una società che si sta dimostrando veramente

«Sono due anni che non vado in trasferta, e finalmente l’astinenza sta per finire». Giusto due persone in fila, di fronte al Roma Store di piazza Colonna, separano Federico dall’As Roma Club Away. Con lui, allo start della vendita della nuova tessera, ci sono una ventina di tifosi. Non c’è freddo, pioggia, sonno o lavoro che tenga: i tifosi vogliono tornare in trasferta. Subito. Ne hanno bisogno. «Seguire la Roma per l’Italia, per il mondo, è un’emozione unica. Non so davvero come ho fatto a resistere per questi due anni» aggiunge Marco, aggiungendosi alla fila. E ancora: «È un’iniziativa veramente buona. Primo perché annulla tutte le restrizioni provocate dalla tessera del tifoso. E poi perché comunque lancia un segnale forte. Anzi, due. Uno nei confronti di noi tifosi, perché finalmente veniamo ascoltati e presi in considerazione. E il secondo lo lanciamo noi alla squadra: non importano le delusioni, le amarezze. Importano solo i colori e quello che significa questa maglia. E per questo, noi ci saremo sempre». Il numero di tifosi in fila aumenta progressivamente, ogni minuto che passa. Segno che la voglia di tornare a dipingere l’Italia di giallorosso è davvero tanta. «Sì, sapevo che non c’erano scadenze di alcun tipo» chiarisce Filippo. Ma aggiunge: «Però sinceramente ho pensato che prima entravo in possesso di questa tessera e prima mi sarei sentito meglio. Guardate che dopo 20 anni di trasferte, due anni senza niente sono un’infinità…». E come dargli torto.

E forse anche per questo la Roma ha deciso di non demolire i sogni di nessuno, evitando qualunque tipo di scadenze o restrizioni per la sottoscrizione della Away. Le tessere verranno emesse in numero illimitato. Il prezzo è di 20 euro, dura tre anni e si può acquistare in tre Roma Store di Roma, quelli di piazza Colonna 360, via AppiaNuova 130 e di via Bernardino Alimena 111 (centro commerciale Domus). Il consiglio è di precompilare a casa il modulo: basta andare su www.asroma.it, sezione biglietti, e seguire le istruzioni. Sulla card sono stampati foto, nome, cognome, data di nascita e codice Listicket del titolare. A livello tecnico, è provvista del solo codice a barre che ne permette la lettura ai tornelli dello stadio. Non è una carta di credito, non lo può diventare, non dispone di chip elettronici. Nulla a che vedere, quindi, con la tessera del tifoso. Serve solo a permettere di invadere gli stadi italiani già in questo finale di stagione.

«Sono rimasto piacevolmente stupitoda questa iniziativa» racconta Stefano. «Sinceramente avevo rinunciato all’idea di poter tornare in trasferta senza essere costretto a tesserarmi. E invece eccomi qua, di nuovo in fila, pregustando il viaggio verso Torino». Sì, perché sarà quella la prima tappa del nuovo viaggio. Il 14 aprile, destinazione Paradiso. E proprio ieri la Roma ha reso note le modalità di vendita dei biglietti per la sfida contro i granata. La prevendita partirà l’8 aprile, e scadrà alle 19 del 13. Il prezzo è di 20 euro, e i punti vendita abilitati sono quelli della rete TicketOne. «Avrei voluto comprare il biglietto già oggi» ammette Paolo. E poi aggiunge: «Ma mi sta bene anche così. Anzi, l’idea di potermi fare una seconda fila lunedì quasi mi rallegra. Per una volta la destinazione è decisamente più importante di mezzi e viaggio».

Uscita dal Roma Store, Monica non può non sorridere: «Ho regalato la Club Away a mio marito, sono curiosa di vedere la faccia che farà quando gli dirò che me la sono fatta anche io» scherza la 35enne. E poi aggiunge: «A parte gli scherzi, volevo condividere anche questa gioia con lui. E ringrazio la Roma per avermene dato l’opportunità». Stesso sorriso anche sul volto di Giovanni, mentre spiega al figlio di 12 anni il valore di quel semplice pezzo di carta plastificato. «Un bel gesto da parte della Roma, adesso potrò rendere reali tutti i racconti che mio figlio ascolta da quando è nato» dice andando via, soddisfatto, mano nella mano con il bambino. E chissà, magari qualcuno li vedrà salire gli scalini dell’Olimpico di Torino nello stesso modo, il 14 aprile. Perché ora è possibile.