CORSPORT - Era tornato a Roma e alla Roma perché, forse addirittura inaspettatamente per qualcuno, aveva fatto decisamente bene a Crotone, in serie B. Diciamo la verità, pochi, anche tra gli addetti ai lavori credevano, pensavano che Alessandro Florenzi si sarebbe rivelato così importante, così utile e prezioso per questa Roma spesso dai due volti, spettacolare, lunatica,
CERTEZZA - Florenzi doveva essere il ragazzo di bottega, lapprendista calciatore e invece già dalle prime battute è diventato titolare. Così, quasi naturalmente, senza colpo ferire, senza che qualcuno se ne meravigliasse perché in campo Florenzi era dappertutto e dappertutto faceva cose egregie. Titolare con Zeman contro ogni aspettativa, titolare o quasi con Andreazzoli nonostante avesse spinto sullacceleratore per tutta la stagione, senza risparmiarsi mai. Due tecnici agli antipodi ma lui, il piccolo gladiatore di Acilia, è sempre lì, pronto a dare il suo. Che non è poco. (...)
CHE GOL - Dolci ricordi evocano lo stadio di San Siro nella testa di Alessandro. Seconda di campionato, esordio da titolare contro lInter in trasferta. 15 del primo tempo, sullo 0-0, Totti palla al piede sulla sinistra. Più che da schema zemaniano, per un chiaro istinto romanista Florenzi si getta verso la porta nerazzurra sperando nellassist del capitano che puntualmente arriva: colpo di testa a seguire e gol nellangolino: 1-0, il via ad una vittoria e ad una giornata da incorniciare.