Erik, il bambino dal piede d’oro

15/04/2013 alle 09:44.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Erik Lamela è salito a quota 14. E, le immagini parlano chiare, l’ha fatto in maniera strepitosa. Cioè, firmando un gol da fantascienza, appunto il suo quattordicesimo in campionato, con il quale ha regalato i tre punti alla Roma. Vale proprio la pena cominciare dalla prodezza dell’argentino, festeggiatissimo dai compagni, panchinari compresi. El Coco ha preso la palla sull’out di destra e con il sinistro l’ha por

UN ANNO SUPER - L’ennesima conferma che il ventunenne ex River Plate sta disputando una stagione davvero esaltante. Lo sottolinea il numero dei suoi gol, che si è più che triplicato rispetto al passato campionato. Segno che il ragazzo sta crescendo partita dopo partita e che sta crescendo davvero bene. In avvio di stagione, ricordate?, Zdenek Zeman diceva che Erik faticava a capire il suo gioco, ma i gol dell’argentino non sono mai mancati. Stessa cosa con Aurelio Andreazzoli in panchina: il tecnico gli ha cambiato (più volte...) posizione ma anche con lui El Coco non ha smesso di segnare. Un rendimento costante, a ben vedere. Esattamente quanto speravano nei mesi passati i dirigenti di Trigoria. E ieri, all’Olimpico di Torino, è arrivato anche un gol da tre punti.

GLI OBIETTIVI - Torino, però, deve essere messa in fretta nell’archivio perché è già tempo di pensare alla partita di Coppa Italia di mercoledì in casa dell’Inter. Un impegno delicato e importantissimo per la stagione della Roma, alla continua ricerca di un posto in Europa. Lamela ha idee chiarissime. «È stata una vittoria pesante, ci abbiamo messo tutto e per la voglia che abbiamo messo meritavamo di vincere. Il mio gol? Non ho vendicato quell’errore nel derby, perché ci sta di sbagliare. Il derby è alle spalle. Speriamo di ripeterlo in finale di Coppa Italia. Possiamo finire bene l’anno, è quello che vogliamo».