Derby, che intrigo. C'è il nodo biglietti

27/04/2013 alle 10:49.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - È slittata probabilmente a lunedì la decisione della Questura (e di conseguenza quella del Prefetto sul giorno e l’orario della gara che dovrebbe giocarsi comunque il 26 maggio alle 18) in merito alla suddivisione dello stadio Olimpico per la finale di coppa Italia. Mercoledì scorso il piano organizzativo proposto dalla Lega di A non aveva superato l’esame dell’Osservatorio. Era stata prospettata una ripartizione longitudi

BRACCIO DI FERRO - Per regolamento Roma e Lazio debbono disporre dello stesso numero di tagliandi. Il primo problema dunque è nella diversa capienza dei due settori: la Tevere ha circa 16000 posti, la Monte Mario 12000. Per equiparare i biglietti tra le due società, i circa 4000 seggiolini destinati nel piano della Lega di A alla Tribuna Famiglie, diventerebbero la zona cuscinetto tra la Tevere laziale e i Distinti sud romanisti. Serve però un’altra zona cuscinetto (2500 posti) tra la Monte Mario giallorossa e i Distinti Nord. Istituendola, la Roma si vedrebbe però privata di altrettanti biglietti che andrebbero dunque sottratti anche alla Lazio. Sommati ai 4000 della Tevere diventerebbero 9000 i posti invenduti, ai quali andrebbero aggiunti i 4000 che già non possono essere in vendita perché soggetti a scarsa visibilità.

SOLO TESSERA DEL TIFOSO - A conti fatti, il danno economico sarebbe di oltre un milione di euro. Ma i problemi non finiscono qui. La , infatti, è intenzionata a concedere la possibilità di acquisire i biglietti ai soli possessori della Fidelity card al fine di controllare agevolmente la vendita ed evitare che possano esserci tifosi della Roma nei settori biancocelesti e viceversa. La Roma ha circa 35000 tessere (25000 abbonati), la Lazio intorno alle 30000 ma i due club temono che nonostante la riduzione della capienza (57000) potrebbe esserci il rischio di vedere le tribune semivuote. Per questo viene agitato come spauracchio il trasloco a Pechino. Ipotesi alla quale credono in pochi. Anzi, quasi nessuno.