CORSERA (L. VALDISERRI) - La vita (da allenatore) comincia a 60 anni. Aurelio Andreazzoli, mercoledì sera, ha battuto lInter e la carta didentità. Ha qualificato la Roma alla sua diciassettesima finale di Coppa Italia (9 vinte), ha ridato un senso alla stagione giallorossa e ha dimostrato che avere una squadra giovane e un allenatore
La sua avventura alla Roma ha ottenuto 17 punti in 9 gare di campionato, media 1,88 con una proiezione di 71 punti in 38 partite; Zeman si è fermato a 34 punti in 23 gare, media 1,47 è iniziata con la patente di «temporaneo » ma non è escluso che si possa concludere con quella di «definitivo». Nella «pancia» di San Siro, dopo la vittoria per 3-2, Daniele De Rossi ha fatto il suo endorsement: «Andreazzoli ha fatto un cambiamento importante allinizio, potenziando la difesa. Se andiamo ad analizzare le partite, anche dove non abbiamo vinto, meritavamo comunque. Non parliamo mai degli arbitri, ma certi episodi ci hanno penalizzato in passato. Non sta a me decidere chi guiderà la Roma nella prossima stagione, ma reputo Andreazzoli un allenatore vero, da serie A».
Un pensiero condiviso anche da Francesco Totti, che con Zdenek Zeman è tornato ai massimi livelli e non ha mai fatto mancare prima il suo impegno e poi la sua solidarietà al boemo ma che ha sempre apprezzato Andreazzoli, già come tattico dello staff di Luciano Spalletti e adesso come allenatore. La società giallorossa non ha ancora deciso. Ci sono altre sei partite di campionato e il miglior piazzamento possibile da inseguire. E poi, naturalmente, cè il derby che assegnerà la Coppa Italia.
Una partita tanto attesa quanto temuta. Gli scontri dellultima stracittadina, l8 aprile, con 8 accoltellati, hanno fatto dire al ministro dellInterno, Annamaria Cancellieri: «Mai più partite a rischio in notturna». E la finale di Coppa Italia è in programma domenica 26 maggio, alle 20.45. Particolare da non trascurare: lo stesso giorno sono anche previste le elezioni amministrative e nella zona dello stadio Olimpico ci sono diversi seggi elettorali. Ieri si è svolta la prima riunione dellOsservatorio, che ha confermato quanto sia difficile mettere tutti daccordo. La Lega Calcio spinge per mantenere data e orario, anche per ottemperare al contratto con la Rai che altrimenti minaccia di «tagliare» il compenso. Ma possono prefetto e ministro tornare sui loro passi? Tra le molte, cè unipotesi di spostare la gara a mercoledì 29, confermando lorario serale ed evitando la concomitanza elettorale. Nei prossimi giorni la risposta. Difficile.