Totti, un piano per quota 274

04/03/2013 alle 21:25.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Prendo Piola e smetto». Non è una battuta, anche se a Francesco Totti la frase è venuta fuori spontanea come fa quando vuol far divertire l’interlocutore. Di sicuro non si è messo a fare i conti. Re Silvio è lontanissimo, con 274 reti, e per provare a raggiungerlo il capitano della Roma ha bisogno di tante altre partite. Più di 100. Che sono poi tre campionati, oltre il finale di questo, in cui è tornato in doppia cifra, dopo la pausa della stagione scorsa

Che sono poi tre campionati, oltre il finale di questo, in cui è tornato in doppia cifra, dopo la pausa della stagione scorsa: solo 8 centri con Luis Enrique, interrompendo una serie di nove annate in cui nel mezzo infilò la Scarpa d’oro con 26 reti. La sua media di finalizzatore (0,43) richiederebbe 114 match per segnare 49 gol e timbrare il nuovo record, anche se, calcolando quella relativa agli ultimi 49 realizzati (0,45), ne basterebbero 108.



IL NUOVO CONTRATTO - « è un asset strategico». La presa di posizione della proprietà è arrivata due mesi fa. Durante la tournée di Orlando, il Italo Zanzi ha dettato la linea al Franco Baldini, invitandolo a lavorare al prolungamento dell’intesa con il capitano. L’attuale accordo scade il 30 giugno del 2014. Da quel giorno partirebbe un altro contratto. Da manager.

Ma Francesco vuole continuare a fare il calciatore. Lo ha detto in pubblico più volte: «Sarò io chiamarmi fuori». Il capitano aspetta una chiamata dagli uomini di Pallotta che gli ha inviato i complimenti per i 225 gol. Nessuno ha mai affrontato il discorso con il giocatore che si augura di essere convocato prima della fine della stagione. Ne hanno parlato tra loro i dirigenti e l’ipotesi più realistica è un biennale fino al 30 giugno 2016 (1 più 1 per il club, due per il calciatore), tre mesi prima dei 40 anni del campione che, il prossimo 28 marzo, ne conterà 20 in A (appuntamento al Barbera, il 30 marzo, nella partita contro il Palermo alla vigilia di Pasqua).



L’IDEA NAZIONALE - Il 28 aprile del 2004, a Genova, la Figc dedicò l’amichevole contro la Spagna a Roberto Baggio che un mese dopo si ritirò. Roby era al Brescia e aveva compiuto 37 anni ( li festeggerà a settembre). Fu una convocazione-tributo, appoggiata dal ct Giovanni Trapattoni.


Prima di Baggio, proprio Piola fu l’unico a ricevere un riconoscimento del genere (a Firenze, contro l’Inghilterra, il 18 maggio del ’52). Se la Federcalcio decidesse di ripetersi con il suo campione del mondo, Cesare Prandelli direbbe subito sì. La prossima amichevole, il 21 marzo a Ginevra, è di lusso: contro il Brasile. Sarebbe l’ideale, ma i tempi sono troppo stretti.



LA FESTA DEL PAPA’ - L’emozione di Francesco, per ora, è in famiglia. Nella sorpresa che gli hanno fatto Cristian e . Domenica sera erano a casa, colpa della febbre della scorsa settimana. In mattinata avevano però ricevuto la tshirt con la scritta Sei forte papà da mostrargli al più presto.

Dopo il gol a Frey, i nonni materni hanno deciso l’improvvisata, frenata momentaneamente dal pari di Borriello. I genitori di Ilary si sono presentati con i bambini all’Olimpico a dieci minuti dalla fine. Per l’abbraccio più bello da regalare a papà .