CORSPORT (V.ANCIONE) - La faccia di Francesco Totti è anche lì, per dar voce alle donne che voce non hanno più o che non hanno fiato per gridare. Anche lì, perché la sua faccia rassicura, i suoi occhi sono buoni, il suo sorriso è sincero. Eccolo, il capitano tra i testimonial della lotta al femminicidio, supporto e megafono di una ribellione che cresce, che esce dal silenzio e si fa popolo per appartenere a tutti.
Ieri a Roma Serena Dandini ha presentato «Ferite a morte», lavoro teatrale, scritto in collaborazione con Maura Misiti, ricercatrice del CNR: unantologia di racconti, tratti da fatti di cronaca, per dare voce alle vittime della violenza maschile: una donna ogni 2-3 giorni muore per mano di un marito, di un amante, un fidanzato o un ex compagno. (...)
«E una lettura dei monologhi - spiega la Dandini - delle donne morte per femminicidio. Mi immagino come se fosse un paradiso di queste donne che si raccontano».
E oggi si replica: lUniversità La Sapienza di Roma ospita «Oltre la violenza, le persone. Incontro di riflessione e dibattito sulla tutela dei diritti fondamentali di donne e bambini». Serena Dandini parlerà ancora dello spettacolo teatrale e nel foyer dellAula Magna sarà presentata la mostra fotografica dedicata alla Campagna di sensibilizzazione «IO NO alla violenza contro le donne».
Hanno indossato una maglietta «IO NO» oltre a Francesco Totti, anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e Fiorello. «Ferite a morte», nella tappa romana allAuditorium Parco della Musica l8 aprile (costo del biglietto 10 euro devoluto ai centri antiviolenza), avrà le voci di attrici, politiche, giornaliste. Tra le altre: Sonia Bergamasco, Emma Bonino, Margherita Buy, Susanna Camusso, Lella Costa, Concita De Gregorio, Piera degli Esposti, Donatella Finocchiaro, Iaia Forte, Sabrina Impacciatore, Isabella Ragonese, Fiorenza Sarzanini.