Stek: «Resto». Pjanic: «Sto meglio»

20/03/2013 alle 10:54.

IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Una storia da "sliding doors", da destini che si incrociano, quella di Maarten Stekelenburg. Appena 46 giorni fa era in volo verso Londra, armadietto chiuso, come la sua avventura in giallorosso. Pronto a passare al Fulham proprio nell’ultimo giorno di mercato. Oggi, 46 giorni dopo quel trasferimento che non andò in porto, il mondo di Stek si è rovesciato. Con il cambio di panchina ha ritrovato la maglia da titolare in giallorosso, la convocazione in nazionale e il sorriso. Quello con il quale può rispondere serenamente: «Non c’è motivo di lasciare Roma».



Lo ha detto al sito talksport.co.uk a chi gli chiedeva di un possibile nuovo accordo con il Fulham magari nel corso della finestra di mercato estiva. Ma quello è il passato, e ora lui spiega: «Sapevo che avrei potuto fare bene e so come funziona il calcio. E’ stato un periodo molto difficile per me, ma il nuovo allenatore ha fiducia nelle mie capacità». Quelle che Stek ha ricominciato a far vedere. Almeno a tratti. Col , ad esempio, quando è stato fenomenale. Meno contro Udinese e Parma, magari per colpa di un po’ di ruggine ancora da togliersi di dosso.



Per un romanista che è tornato, ad uno che i tifosi aspettano con impazienza. Perché proprio mentre Stek faceva il fenomeno contro il ,
faceva spaventare tutti, anche se stesso, con quella orribile distorsione alla caviglia. Che per fortuna non è stata letale come avrebbe potuto. Tanto che è quasi pronto a rientrare. Quasi. In realtà per rivederlo in campo con la Roma bisognerà aspettare ancora. Nel derby ci sarà, forse anche nella partita col Palermo alla quale mancano ancora 10 giorni. Quasi impossibile che ce la faccia prima, cioè per la sfida di qualificazione mondiale tra la sua Bosnia e la Grecia di Torosodis.



E’ stato lo stesso a smorzare le polemiche sul nascere, anzi ad anticiparle, con una dichiarazione che lascia capire come, pur avendo risposto alla convocazione del ct Susic e pur restando ad allenarsi con i compagni di nazionale a dimostrazione dell’enorme attaccamento al suo paese, una sua presenza in campo è pressoché impossibile: «
Non è realistico pensare che giochi» ha detto ieri in una breve video intervista al portale sportsport.ba sul quale si possono vedere anche alcune immagini del suo allenamento. Blando, ma già vederlo corricchiare fa ben sperare in vista del ritorno a Trigoria.

Da dove è partito con una relazione nella quale la Roma ha spiegato tutto l’andamento dell’infortunio fin dai primi momenti. Relazione finita nelle mani dello staff sanitario bosniaco.



dalla Bosnia ha commentato così le sue condizioni: «E’ il primo allenamento dopo 16 giorni, è dura, ho un po’ di dolore e c’è anche un po’ di paura. Continuerò le cure e giovedì o venerdì vedremo a che punto siamo. Dopo molto tempo sono tornato in campo e questo è già abbastanza buono. Un po’ di paura è normale, ma va sempre meglio. Le probabilità che ci sia venerdì sono davvero minime. Comunque sarò a Zenica a sostenere i compagni di squadra».