IL SOLE 24 ORE (G. DRAGONI) - Nè gli americani nè lo sceicco. Basta un'occhiata ai conti dell'As Roma per capire che il vero padrone della squadra giallorossa è una banca: Unicredit
La Roma avrebbe quindi bisogno di una robusta ricapitalizzazione, perchè di fatto il capitale è sottozero.
Gli amministratori però dicono che c'è la «continuità aziendale» e gli stessi vertici della Figc e la Covisoc chiudono un occhio. Il club va avanti grazie alla generosità della banca guidata da Federico Ghizzoni. Unicredit è l'unica banca a fare credito alla Magica, con un'esposizione complessiva di 96,7 milioni. Al netto della liquidità, l'indebitamento finanziario al 31 dicembre scorso era pari a 90,44 milioni, aumentato in sei mesi di circa 36 milioni e non rispettava i coefficienti minimi debiti/capitale ("covenant") cui si è impegnata l'As Roma Spa. UniCredit è l'azionista di minoranza, con il 40%, della società che possiede il 78% dell'As Roma, la Neep Roma Holding Spa. Il socio di maggioranza della Neep, con il 60%, è una società a responsabilità limitata di diritto americano, la As Roma Spv Llc, che rappresenta - ufficialmente - gli interessi dei quattro soci americani guidati da James Pallotta, il fmanziere che dal 27 agosto è anche presidente della Roma, dopo le dimissioni di Tom DiBenedetto.
In realtà, andare a leggere dietro lo schermo americano eventuali movimenti nella compagine azionaria è praticamente impossibile. Nel semestre al 31 dicembre i ricavi della Roma sono aumentati da 47,29 a 57,8 milioni, ma questo non è bastato a riequilibrare i conti, pur potendo contare anche su plusvalenze nette da calciomercato per 11,9 milioni (16 milioni nel 2011). I costi del personale sono diminuiti di un milione, a 49,89 milioni. A fine 2012 a Roma aveva 186 dipendenti, tra cui 38 calciatori, 32 allenatori e 7 dirigenti. Nel semestre il club ha pagato 329mila euro a una società di Pallotta, la Raptor Accellerator Llc, per il "contratto di consulenza direzionale e strategica", altri 58mila euro alla Neptune web Inc., sempre di Pallotta, per la gestione e manutenzione del sito web.
Alla fine di dicembre, si legge nella relazione semestrale, la Roma aveva debiti di 13,8 milioni verso il personale tesserato per "mensilità arretrate", saldate dopo la fine del semestre. Per pagare gli stipendi sono stati utilizzati i 15 milioni di euro che tra gennaio e febbraio la Neep Roma Holding ha versato all'As Roma in conto futuro aumento di capitale. Sale così a 65 milioni l'anticipazione di capitale che la Neep ha versato, dopo i 50 milioni di maggio 2012, mentre l'operazione di aumento di capitale sul mercato, deliberata dai soci per 80 milioni e aperta anche ai piccoli azionisti, è stata più volte rimandata. I tifosi e gli azionisti della Magica aspettano la scadenza del termine, il 14 marzo, che la As Roma Spv Llc ha dato al misterioso "sceicco", al secolo signor Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, perché paghi la somma promessa per entrare nel capitale di detta società, secondo le voci sarebbero da 50 a 100 milioni.
I precedenti dello "sceicco", che abita in una casa modesta vicino a Perugia, con un figlio poliziotto e la figlia impiegata in una sua società petrolifera, rivelano promesse di affari non perfezionate, come un presunto investimento da 700 milioni nell'Acqua Marcia due anni fa. La Borsa, che alle prime voci sullo "sceicco" il 22 febbraio aveva fatto balzare il titolo del 10%, ha raffreddato gli entusiasmi, ieri il titolo ha perso l'1,25, a 0,4997 euro. Chissà se la Consob, sempre attenta a queste oscillazioni, avrà qualcosa da dire.