LEGGO (F. BALZANI) - Linvestitura ufficiale di Zanzi, lapprovazione della semestrale e la conferma di voler proseguire laffare con lo sceicco Adnan Adel Aref Qaddumi. È stato un Cda caldo ma per pochi intimi quello andato in scena ieri pomeriggio a Trigoria e finito poco prima di cena. Assenti sia Pallotta che DiBenedetto, sia
Ufficialmente inoltre «non era la sede per discutere dellaffare con Qaddumi», ma qualcosa è trapelato lo stesso. La distanza tra i soci Unicredit e quelli americani sulla figura del controverso investitore arabo è apparsa ancora una volta evidente. Da Boston, Pallotta si è detto convinto di poter chiudere loperazione addirittura prima del termine ultimo fissato al 14 marzo e anche lo sceicco al telefono conferma di voler consegnare tutte le garanzie di cui dice di essere in possesso entro il week-end. La banca, però, continua a considerare al limite della commedia tutta loperazione e, in caso di fallimento, si aspetta una conferenza stampa riparatrice da parte di Pallotta. «Finché non si chiarisce qualcosa o non cè nulla di definito restiamo in balia degli eventi», si lascia scappare Cappelli, vice-presidente giallorosso e rappresentate Unicredit nel Cda (parole poi smentite). Quel che appare evidente è la volontà di Pallotta di restare presidente e di non voler riparare da solo a tutti i debiti di un club che continua a essere in profondo rosso. Infine, sono iniziati da alcuni i giorni i lavori di ristrutturazione presso il Bar Angelini (da Quinto) che entro un mese diventerà un punto di ristoro ufficiale.