Il derby di notte non piace al Prefetto

17/03/2013 alle 09:25.

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Vada per il lunedì, ma non di notte. Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro è allarmato in vista del derby posticipato dalla Lega a lunedì 8 aprile alle ore 20.45. Una decisione scattata da regolamento, per consentire alla Lazio un giorno in più di recupero dopo la trasferta di Istanbul in Europa League del 4 aprile.

 

 
E se la data è incontestabile, potrebbe invece essere modificato l’orario. Il Prefetto, di norma, non vede di buon occhio un Roma-Lazio senza la luce del giorno. Si è giocato in notturna quello d’andata della scorsa stagione, ma solo perché non è stato possibile spostarlo. La stessa Roma, società ospitante l’8 aprile e quindi incaricata della gestione della sicurezza e della vendita dei biglietti, sarebbe d’accordo ad anticipare il fischio d’inizio di qualche ora mentre la Lazio non è stata ancora ascoltata ma è pronta a discuterne. Accadrà nei prossimi giorni, con una possibile soluzione già nell’aria: partita fissata alle 18. La Lega preferisce la conferma delle 20.45 per non sentire lamentele dalle televisioni ma può solo adeguarsi alle decisioni del Prefetto.
 
La paura è per quello che può accadere fuori dallo stadio. Dentro, infatti, sarà difficile un contatto tra le due tifoserie: come accaduto all’andata per i laziali, stavolta la tribuna Tevere sarà tutta giallorossa. Ma l’orario delle 18, con i negozi ancora aperti, di certo non favorirebbe l’afflusso allo stadio: inutile dire che per i tifosi è meglio la notturna. Da un derby certo a uno possibile, che potrebbe creare altre discussioni. In Lega, infatti, c’è molta apprensione in vista di una possibile finale tra le due romane in Coppa Italia che andrebbe a cadere nel giorno delle elezioni comunali (26 maggio). Dopo quattro riunioni i dirigenti di Roma, Lazio e Inter (l’altra semifinalista ancora in gioco), sono state studiate due opzioni: se sarà Lazio-Inter conferma del 26 maggio, se invece si giocherà un altro derby anticipo probabile al venerdì 24 e caos assicurato per la divisione dei biglietti tra le due tifoserie. Il giorno dopo si gioca la finale di ed eventualmente per la Coppa Italia non si può andare oltre martedì 28, quando le nazionali saranno già radunate per la Confederations Cup.