CORSPORT (R. MAIDA) - Ebbene sì. Dopo quattro giorni di dibattiti, in redazione come nelle strade, abbiamo preso una posizione forte: Francesco Totti è il più grande calciatore italiano del dopoguerra. Qualcuno non la penserà allo stesso modo, come è giusto che sia, e allora invitiamo i lettori del Corriere dello Sport-Stadio a
Avete libertà assoluta, partendo dalle nostre dieci nomination. Dieci come il numero di maglia di Totti e dei calciatori tradizionalmente più talentuosi. La scelta è ampia anche se non considera i fenomeni antichi, quasi mitici del calcio italiano: da Piola a Meazza, fino a Valentino Mazzola e tutti i compagni del Grande Torino. (...)
In alto trovate i dieci calciatori che la redazione ha selezionato. Tra loro ovviamente cè anche Totti, fresco di un doppio risultato numerico: 225 gol in A, secondo di sempre come Nordahl, e 300 nella carriera da professionista tra Roma e nazionali varie. Totti è il migliore di tutti perché nel nostro criterio di valutazione è una somma di tanti calciatori di tante epoche: ha saputo compendiare tecnica, intelligenza, continuità, longevità, lealtà in un cocktail impareggiabile. E se ha vinto meno di tanti altri, anche molto meno dotati di lui, non è una colpa, anzi un motivo in più per metterlo sul piedistallo: è riuscito ad arrivare allaccostamento con i migliori pur avendo giocato sempre nella squadra del cuore e spesso con compagni inadeguati alle sue potenzialità.
Non pretendiamo di avere ragione, ogni opinione è valida: se nella vostra vita di tifosi o appassionati siete rimasti conquistati dalla classe di Roberto Baggio, oppure dallaffidabilità di Buffon, dalla potenza di Riva, dal carisma elegante di Maldini, dalle staffette di fuoriclasse Mazzola-Rivera, dallincisività di Del Piero o dalla genialità di Mancini, fate il vostro gioco. Abbiamo inserito tra i papabili per il titolo tre palloni doro italiani: quindi oltre a Rivera e Baggio, anche Cannavaro che era il capitano dellItalia campione del mondo del 2006. Totti il Pallone dOro non lha mai vinto, è vero: ha vinto la Scarpa doro destinata al miglior marcatore europeo (2006/07) e si è visto assegnare il Golden Foot, impronta scolpita per leternità sul lungomare di Montecarlo. (...)