IL MESSAGGERO - «Il signor Pallotta e tutta la proprietà statunitense hanno confermato il loro impegno nei confronti del club. Essi hanno adempiuto a tutti gli obblighi. Siamo pienamente fiduciosi che continueranno a farlo in futuro e anzi non vediamo l'ora di lavorare con loro nella costruzione del club».
Il vicedirettore generale di Unicredit, Paolo Fiorentino, tira le somme dopo l'incontro avuto negli Stati Uniti con il presidente della Roma, James Pallotta, rivelato ieri dal Messaggero. Limportante faccia a faccia tra i rappresentanti dei due azionisti della Roma calcio, è servito ancora una volta per meglio tracciare la strada del prossimo futuro e ridare ancora slancio al club in vista del finale di stagione. Dopo la farsa dello sceicco di Perugia, svanito misteriosamente nel nulla, era necessario confrontarsi sulle azioni da intraprendere a stretto giro di posta. La Roma ha chiuso la semestrale con un patrimonio netto in rosso di 78 milioni di euro e, a giugno, chiuderà il bilancio con un deficit atteso molto al di sopra. Servono dunque al più presto soldi».
Dopo i 65 milioni di finanziamento-soci da convertire nellaumento di capitale da 80 milioni, è evidente che i 15 milioni residui sono insufficienti. Per questo Fiorentino, nel colloquio con gli americani, ha chiesto ai soci di maggioranza di fare la loro parte. «Per essere del tutto chiari, il signor Pallotta ha richiesto l'incontro di oggi (ieri, ndr) nell'ambito di un continuo impegno a mantenere la massima trasparenza tra i soci, cosa che UniCredit senza dubbio apprezza moltissimo» ha concluso Fiorentino.