GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Cinquantotto anni da festeggiare e un rinnovo di contratto come regalo. Bruno Conti domani brinderà a Trigoria, come fa ormai da una vita, ma questa volta lo spumante avrà un sapore speciale. Non c'è ancora la firma, m
Addio scongiurato L'ipotesi di una Roma senza Conti, che sembrava fantascienza fino a qualche tempo fa, ha rischiato di concretizzarsi nei mesi scorsi: un accordo in scadenza a giugno, la corte della Fiorentina e della Figc pronte a offrirgli incarichi di prestigio e l'accordo con la Roma che tardava ad arrivare, avevano fatto pensare che la proprietà americana intendesse privarsi di uno dei simboli del calcio non solo romanista ma mondiale. In autunno la rottura era una possibilità seria, poi nel corso dei mesi le cose sono cambiate: in un'ottica che punta a coinvolgere sempre di più gli ex calciatori giallorossi e in questo senso il prossimo ad avere un incarico potrebbe essere Nela Conti resterà al suo posto. Avrà un contratto di almeno due anni con le stesse mansioni ma con uno stipendio molto ridotto. D'altronde la Roma per lui non è mai stata una questione di soldi.
Sereno Chi ha visto Conti in questi mesi a Trigoria lo descrive sereno, consapevole della sua volontà di restare a Roma e pronto a cogliere il primo segnale da parte della proprietà. Segnale che è arrivato un paio di settimane fa quando i dirigenti gli hanno comunicato l'intenzione di prolungare il contratto volendo continuare ad avvalersi del suo lavoro nel settore giovanile ma anche della sua importanza quotidiana all'interno, e all'esterno, di Trigoria. Dove Bruno Conti era e resta un simbolo della Roma. Anche a stelle e strisce.