GASPORT (M. CECCHINI) - Cè un fantasma che si aggira su Trigoria. Si chiama derby, e proprio per questo alla vigilia della sfida contro il Palermo ad Aurelio Andreazzoli tocca vestire i panni del «ghostbuster» con una missione di fondo: convincere tutti «che il match contro lultima in classifica vale come quello contro la capolista, perché quando si è
Perrotta & De Rossi Del rosario di domande, un paio coinvolgono direttamente due suoi pupilli. «De Rossi? Siamo sempre molto critici verso un giocatore che per me sta facendo bene. Ci ha abituato a prestazioni esaltanti ed è così che lo vorremmo rivedere, ma non si può schioccare le dita e far sì che questo accada. La condizione morale, fisica e tecnica si era abbassata e la sta recuperando. Rinnovare il contratto a Perrotta? Allinterno di uno spogliatoio, quando tu riesci ad avere unalta percentuale di professionalità e di storia, credo che disperderla non sia la soluzione migliore. Nel suo caso cè anche un aspetto fisico perché è un giovane di 36 anni, e non si direbbe. Poi però non può decidere solo lallenatore». Che oggi potrebbe rilanciarlo al posto del convalescente Pjanic.
Caso Osvaldo Più delicato largomento Osvaldo. Laddio sembra scritto e addirittura la sua fidanzata, Jimena Baron, ha ventilato un ritorno in Argentina. Una cosa è certa: i dirigenti in questi giorni gli hanno parlato, trovandolo abbattuto, anche perché i tifosi pure sui social network lo hanno preso di mira. Andreazzoli, però, si schiera con lui. «Lo difendo perché lo merita. È fortissimo, anche se ci sono momenti in cui uno non riesce ad esprimersi. A Palermo, comunque, potrebbe anche giocare». Vero. Daltronde il finale sembra essere il manifesto programmatico della sua gestione. «Il risultato è sempre più importante degli interpreti e di chi deve decidere su di loro». Zeman e la sua utopia, ormai, sembrano davvero un ricordo.