Zeman: «La Roma va avanti»

05/02/2013 alle 10:51.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - In pochi se lo aspettavano. In pochi erano pronti a scommettere che Zdenek Zeman ieri si sarebbe presentato a Trigoria. E invece il boemo ha stupito ancora una volta tutti e nel primo pomeriggio, insieme al suo vice Cangelosi, ha varcato i cancelli del Bernardini. Ha ritirato i suoi effetti personali,

Un tifoso, in segno di protesta, ha lanciato il suo abbonamento nella macchina dell’ex tecnico: «Mister questo lo butti lei. Io me lo sono fatto per il rispetto suo e per quello che ha rappresentato». E Zeman, visibilmente emozionato, ha risposto: «Lascia stare, la Roma cammina sempre avanti». Ed il tifoso ancora: «Io non ci vado più allo stadio…». Zeman allora ha preso la tessera, ha sorriso e ha concluso: «Quando ti serve te lo ridarò...». Dopo queste parole è ripartito, lasciandosi alle spalle dopo soli 8 mesi la seconda, e ultima, parentesi romanista della sua vita. Chi lo ha visto ieri a Trigoria lo descrive come «visibilmente emozionato», «un po’ scosso», e convinto che «la situazione si poteva ancora recuperare».

La società l’ha pensata diversamente e l’esonero di sabato è stato un qualcosa che non ha colto di sorpresa Zeman. Già nella notte di venerdì, subito dopo il pesante ko contro il Cagliari, il boemo aveva confidato a chi gli è vicino che si aspettava una decisione del genere. E sabato, quando è andato a giocare a golf, non ha portato con sé il telefono perché tanto sapeva già quello che la società gli avrebbe voluto comunicare. E adesso, si chiedono in tanti, cosa farà Zeman? Di certo fino a giugno resterà fermo, si dividerà tra il golf a Roma e la Sicilia, terra della moglie, e aspetterà offerte per l’anno prossimo. Vuole continuare ad allenare ma ha bisogno di assorbire la delusione per quello che è successo con la Roma. «Non è solo una questione di lavoro», si è lasciato sfuggire un suo collaboratore. E, riguardando a distanza di mesi le immagini della sua presentazione a Trigoria a giugno, non ci si stupisce affatto.