IL MESSAGGERO (S. CARINA) - A Trigoria i giocatori sono curiosi di sapere. Di conoscere lo sceicco, 54 anni di Nablus, di vedere Adnan Adel Aref Qaddumi Al Shtewi almeno in foto. Ma, a parte qualche battuta nello spogliatoio, non se ne parla più di tanto nel gruppo di Andreazzoli. Perché nessun dirigente ha aggiornato la
Nelletere romano, intanto, si passa dallesaltazione esagerata alla bocciatura solenne. «Finalmente anche noi avremo lo sceicco che porterà tre top player e prenderà un allenatore vero, uno che mette i soldi per farci vincere» è la sintesi dellottimismo che lievita, nelle radio e nell tv private della capitale. Ma cè pure chi non si fida: «Finché non vedo, non credo». Oppure quelli che, ricordando le esperienze di un passato abbastanza recente, quasi scaramanticamente escono dal coro: «Ricordatevi i russi, Fioranelli, Angelini, Flick e lo stesso Soros. Tutte trattative saltate. O magari nemmeno vere...».
I tifosi vip si sbilanciano sui siti a tinte giallorosse. Lattore Claudio Amendola è perplesso: «Non mi stupisce che gli investitori scelgano squadre importanti con un nome come il nostro, poi che siano giordani o americani è la stessa cosa. Sicuramente nessuno di loro sarà della Roma. Alla romanità ci pensiamo noi». «Positivi per il nostro club gli investimenti degli arabi che metteranno a disposizione i soldi per comprare grandi campioni» spiega Lando Fiorini su Romanews.eu. Il cantautore non si scalda ma dà il benvenuto allo sceicco: «Avanti con gli stranieri, anche se non possono bastare: deve esserci anche un pizzico damore verso i nostri colori. Noi non ci possiamo affezionare a uno che viene a Roma solo per fare lo stadio. Ma grazie a Dio cè quello che chiamo lelettricista: Totti accende la luce e ci fa sperare. Sempre». Il regista Enrico Vanzina non si preoccupa: «A difendere la romanità della squadra cè Totti che è la nostra bandiera».