LEGGO (F. BALZANI) - «Resta Zeman? Allora me ne vado». Dopo una riflessione durata 24 ore Stekelenburg raduna le sue cose, corre a Ciampino e sale sul primo aereo per Londra. Ha già parlato col Fulham e la Roma non si oppone alla cessione, visto che gli inglesi offrono 5 milioni più uno di bonus. Fulham che lo attende per le
Quando sbarca a Heathrow e riaccende liPhone legge l- sms di Sabatini: «Non ti vendiamo, torna indietro». Lo farà in mattinata dopo una nottata passata a sfogarsi con Martin Jol, lallenatore olandese del Fulham. La settimana più grottesca della recente storia della Roma, dopo il pasticcio Zeman, si è arricchita del capitolo Stekelenburg. Una fuga (fallita) del portiere che ora sarà costretto a convivere col boemo fino a fine stagione. Un rapporto difficile fin dallinizio quando Zeman, durante il ritiro estivo, parlava dellolandese come «uno dei 3 portieri» e mai come il titolare. Ed è diventato «cancerogeno» (per dirla con Sabatini) a fine agosto, quando la Roma ha acquistato Goicoechea.
Lo strappo definitivo è avvenuto dopo linfortunio di Stek in Parma-Roma. «Al mio rientro non ho trovato posto e il mister non mi ha mai spiegato il perché», lo sfogo dellex-portiere dellAjax che nel frattempo ha perso anche la Nazionale. La Roma a fine dicembre gli aveva promesso di lasciarlo andare via in caso di offerta concreta, arrivata troppo tardi. Oggi Stekelenburg avrà un colloquio con la dirigenza, ma difficilmente sarà in panchina contro il Cagliari. Partita che si porta i veleni dellandata (mai giocata su ordine del Prefetto e archiviata col 3-0 a tavolino) e che potrebbe riaprire il «caso De Rossi». Capitan Futuro stasera potrebbe di nuovo sedersi in panchina per far spazio a Tachtsidis: per fortuna il mercato è chiuso.