Stekelenburg e il volo inutile Niente Fulham e torna a Roma

01/02/2013 alle 08:29.

GASPORT (A. PUGLIESE) - L'«olandese volante» tornerà a Roma questa mattina, dopo aver accarezzato l'idea di mettere definitamente la parola fine al suo incubo personale. Ed invece niente, in una storia di corse, aerei presi al volo e trattative aperte e saltate in extremis, Maarten Stekelenburg questa mattina lascerà di nuovo

 

 
In rotta con Zeman Che Stekelenburg non voglia più restare a Roma è cosa oramai arcinota. È uno di quei «rapporti cangerogeni» da risolvere tra Zeman e la squadra, a cui ha fatto riferimento lunedì il d.s. . Da quando il boemo ha scelto Goicoechea, il olandese ha maturato definitivamente l'idea di andare via, non sentendosi neanche lontanamente parente (sotto il profilo tecnico) dell'uruguaiano. Così sono arrivate le dichiarazioni non autorizzate («Voglio giocare, non stare in panchina. Non so perché ho perso la fiducia dell'allenatore, non mi ha mai parlato. E poi l'acquisto di Goicoechea è stato del tutto inutile»), mentre il suo agente — Robert Jansen — ha cominciato a lavorare ai fianchi il Fulham, dove allena il connazionale Martin Jol (che stima molto Stekelenburg).
 
La trattativa Così il Fulham si è fatto sotto nei giorni scorsi con la Roma, offrendo tre milioni di euro. Offerta respinta al mittente, con una controfferta: a 6 milioni l'affare si chiude. Per un po' gli inglesi sono scomparsi, poi nella notte tra mercoledì e giovedì il Alistair Mackintosh ha chiamato Franco Baldini per dare l'okay: l'affare si fa. Tempi stretti? Forse. Sta di fatto che la Roma ha autorizzato Stekelenburg a volare ieri a Londra, in modo che fosse lì per firmare il contratto in tempo con le scadenze del mercato inglese nel caso in cui i giallorossi avessero trovato l'alternativa. Maarten è partito alle 18.30 con un Cessna privato («Me ne vado, chiedete a Zeman perché», ha risposto a Ciampino ai tifosi che gli chiedevano il motivo del suo addio), ma quando è atterrato a Gatwick ha scoperto la brutta sorpresa: «tutto saltato, devi tornare a Roma». Era andato consapevole della situazione, certo, ma la notizia non l'ha reso certo felice.
 
Mancati incastri Ma cosa non è andato come doveva nelle ultime ore di mercato? La Roma cercava un'alternativa, si era pensato anche a Viviano (Palermo, in prestito alla ) anche se gli occhi di Trigoria in realtà si erano mossi molto più in là: in Brasile, alla caccia di un su cui aveva messo gli occhi già da tempo. Non Cassio del Corinthians, bensì Rafael (Santos), 22 anni, una Coppa Libertadores in bacheca e il titolo di miglior del Campionato Paulista nel 2012. Passaporto portoghese, è considerato l'erede di Julio Cesar e si è già affacciato in nazionale. La Roma puntava a blindare la porta del futuro proprio con lui. Non ci sono stati però i margini di tempo necessari, complice anche il fuso orario. Tornerà invece Stek, da separato in casa. L'olandese volante è riatterrato a Trigoria. Ma per quanto ancora?