GAZZETTA.IT (F. ODDI) - Rimosso lalibi Zeman, a Roma ci si divide nellattribuire le colpe per la decima sconfitta in 24 partite. E Osvaldo era stato facilissimo profeta, dopo la partita, nel dichiarare che tutti gli
CAPRO ESPIATORIO A distogliere parzialmente lattenzione da Osvaldo - che dopo la gara si è chiarito con Totti, ma si è preso anche la rampogna di Andreazzoli, che come tutti non si aspettava quella scenetta sul rigore - e Stekelenburg, invocato come salvatore della patria e uscito con pesantissime responsabilità sul secondo ma anche sul terzo gol (che ha coinvolto anche De Rossi, che ha perso completamente la marcatura su Icardi), la sceneggiata di Delio Rossi, fermato per due turni dal Giudice Sportivo. Il tecnico blucerchiato aveva smentito in conferenza stampa di aver fatto gestacci, poco dopo sono cominciate a circolare le foto con il dito medio alzato: il tecnico della Sampdoria era quello che ai tempi della Lazio prima di un derby aveva fatto voto di tuffarsi nel fontanone del Gianicolo, promessa poi rispettata, davanti a fotografi, curiosi e tifosi biancocelesti. De Rossi, tra i più infastiditi dallaccaduto, ha ricordato subito i suoi precedenti, stamattina nelle radio se ne è parlato parecchio: tra giornalisti e conduttori in tanti hanno suggerito al tecnico dimissioni o periodi di riposo, i tifosi sono stati molto meno teneri. E qualcuno su Facebook ha postato la foto di Ljajic, il fantasista serbo della Fiorentina che lo insultò dopo un cambio, venendo poi aggredito, nellepisodio che portò al licenziamento da parte dei Della Valle.
DIRIGENTI NEL MIRINO Non si sono salvati i dirigenti giallorossi, Baldini (accusato di aver portato a Roma Luis Enrique e Zeman) e Sabatini (che invece dello spagnolo avrebbe preso molto volentieri proprio Delio Rossi, unaggravante visto quello che è successo ieri e in passato). Del tutto esente da critiche Aurelio Andreazzoli, visto che con la squadra al completo, nella settimana delle amichevoli internazionali, ha fatto a malapena un paio di allenamenti. Ha provato ad accontentare tutti lex vice di Spalletti, schierando contemporaneamente i tre attaccanti utilizzati da Zeman, Lamela, Totti e Osvaldo, e un centrocampista offensivo come Pjanic, che lo stesso tecnico boemo preferiva mettere allala per non sbilanciare troppo la squadra. E in molti, tra tifosi e opinionisti, hanno approvato la scelta di schierare la difesa con tre centrali, che grazie a Mazzarri va ormai di moda, e che la Roma aveva utilizzato una volta questanno, in Coppa Italia a Firenze, gara vinta (ai supplementari), una volta tanto senza prendere gol. Senza sottolineare, però, che quella vista a Firenze aveva sì contemporaneamente Marquinhos, Burdisso e Castan, ma sugli esterni cerano due terzini come Piris e Balzaretti (infortunato, ma ci sarebbe Torosidis), non certo due giocatori offensivi come Lamela e Marqinho.