Roma, cinguettii di riscossa

06/02/2013 alle 10:14.

LEGGO (F. BALZANI) - «Pretendo poche regole, ma ferree che tutti dovranno rispettare». Aurelio Andreazzoli si presenta così. Le sue prime parole rilasciate a Roma Channel (e anticipate su Twitter) sono chiare: «Abbiamo dei ragazzi eccezionali e non mezzi delinquenti come qualcuno dice, ma le regole le detto io e spero di non doverli controllare. Voglio rendere Trigoria un ambiente positivo, non deve essere un posto di lavoro ma un piacere perché noi facciamo un lavoro che migliaia di persone pagherebbero per fare.



Andreazzoli non nasconde l’emozione ma neanche l’ambizione: «Ieri mi sono goduto gli spogliatoi di Trigoria: dopo la doccia a mezzanotte, mi sono soffermato a pensare al lavoro da fare. Mi sono fatto idee positive e negative. Ragiono come se tra 3 anni sarò ancora l’allenatore della Roma. Voglio preparare una base che la società potrà poi utilizzare nella maniera più opportuna».



Con alcuni giocatori, l’ex-vice di Spalletti ha un rapporto speciale: «Se sono amico lo sono al 110%, ma divento esigente al 200%. Con , Burdisso, Taddei, Perrotta farò dei colloqui individuali: non voglio imporre nulla ma voglio far capire quale sarà la mia filosofia. O me la contestano subito o non potranno dire più nulla. Al capitano ho detto che lui è come il Colosseo: non conviene raderlo al suolo per farci un supermercato. Sarà il primo che mi darà una mano. La società mi starà vicino e questo mi rende meno ansioso. mi ha fatto desistere dall’accettare un’altra offerta (a Firenze, ndr)».



Su staff e allenamenti: «Ho scelto io Muzzi come vice. Non farò doppie sedute: da lunedì ci sarà un allenamento alle 11 perché ho piacere che i miei calciatori abbiano tempo libero e perché a quell’ora non c’è traffico».



Non si placano invece le polemiche su Zeman. «Non l’hanno protetto», il parere della Sensi mentre non si meraviglia: «Vista la poca pazienza che si ha a Roma, era prevedibile».

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