LEGGO (F. BALZANI) - «Pretendo poche regole, ma ferree che tutti dovranno rispettare». Aurelio Andreazzoli si presenta così. Le sue prime parole rilasciate a Roma Channel (e anticipate su Twitter) sono chiare: «Abbiamo dei ragazzi eccezionali e non mezzi delinquenti come qualcuno dice, ma le regole le detto io e spero di non doverli controllare. Voglio rendere Trigoria un ambiente positivo, non deve essere un posto di lavoro ma un piacere perché noi facciamo un lavoro che migliaia di persone pagherebbero per fare.
Andreazzoli non nasconde lemozione ma neanche lambizione: «Ieri mi sono goduto gli spogliatoi di Trigoria: dopo la doccia a mezzanotte, mi sono soffermato a pensare al lavoro da fare. Mi sono fatto idee positive e negative. Ragiono come se tra 3 anni sarò ancora lallenatore della Roma. Voglio preparare una base che la società potrà poi utilizzare nella maniera più opportuna».
Con alcuni giocatori, lex-vice di Spalletti ha un rapporto speciale: «Se sono amico lo sono al 110%, ma divento esigente al 200%. Con Totti, Burdisso, Taddei, Perrotta farò dei colloqui individuali: non voglio imporre nulla ma voglio far capire quale sarà la mia filosofia. O me la contestano subito o non potranno dire più nulla. Al capitano ho detto che lui è come il Colosseo: non conviene raderlo al suolo per farci un supermercato. Sarà il primo che mi darà una mano. La società mi starà vicino e questo mi rende meno ansioso. Sabatini mi ha fatto desistere dallaccettare unaltra offerta (a Firenze, ndr)».
Su staff e allenamenti: «Ho scelto io Muzzi come vice. Non farò doppie sedute: da lunedì ci sarà un allenamento alle 11 perché ho piacere che i miei calciatori abbiano tempo libero e perché a quellora non cè traffico».
Non si placano invece le polemiche su Zeman. «Non lhanno protetto», il parere della Sensi mentre Borini non si meraviglia: «Vista la poca pazienza che si ha a Roma, era prevedibile».