Quella cena a Narni per pianificare il futuro

28/02/2013 alle 08:54.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «No comment». Il silenziatore dopo la raffica. Gigi Moncalvo non replica alla precisazione dello sceicco che, per la verità, nemmeno lo nomina nel comunicato, quasi a negarne l’esistenza. Eppure erano insieme a Milano nei giorni scorsi e, martedì pomeriggio, dopo le picconate dell’ex direttore della Padania, lo stess

IL VERTICE La società giallorossa da qualche giorno riconosce solo lui, il signor Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, scartando il contorno che, per motivi diversi, non piace alla piazza. Ma lo sceicco, a parte la dichiarazione ufficiale rilasciata ieri mattina all’Ansa (utile per non far saltare la trattativa addirittura prima della scadenza fissata dalla Roma, per ricevere il finanziamento concordato, al 14 marzo), non abbandona certo i suoi uomini. Come dicevamo con Moncalvo si è visto a Milano all’inizio della settimana, mentre con lo stesso giornalista e con Michele Padovano si sono riuniti a cena, in un ristorante vicino a Narni. A tavola si è discusso della Roma, dei fondi, dello sviluppo della società e del progetto tecnico. Il summit, per la cronaca, la scorsa settimana. Anche se mai in via ufficiale, il club giallorosso nega che sia stato offerto un ruolo a Padovano, ospite della Roma all’Olimpico almeno due volte (gare contro Atalanta e ). Ma, come ormai è noto, l’entourage di Al Qaddumi e lo stesso ex calciatore, affermano il contrario. In caso di esito positivo della negoziazione, il potenziale partner vuole dire la sua: avrebbe la vicepresidenza, tre uomini nel cda e almeno uno nel management di Trigoria.

IL RUOLO DI MOGGI Non poteva mancare che Lucianone in questa vicenda che piace sempre meno. In à, torna dunque ad apparire il fantasma dell’ex della . Cosa scontata, essendo legato, da tempo, sia a Moncalvo che a Padovano. Moggi, però, è improvvisamente uscito allo scoperto. Via ha chiarito: «Ho sentito che qualcuno ha detto che dietro a questa storia dello sceicco che vuole la Roma ci sarei io. Chi fa certe illazioni si dovrebbe vergognare. Mi comincio a stufare di queste cose e quando mi stufo poi divento particolare. Così come non c’entravo quando sono stato tirato in ballo dalle Iene su un’altra situazione legata alla Roma».