La privacy e il diritto alla verità

28/02/2013 alle 10:14.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Lo sceicco Adel Aref al Qaddumi al Shtewi ha ragione quando chiede di essere giudicato per quello che farà. Ma conta anche quello che si è fatto e la trattativa Acqua Marcia, il rapporto con Michele Padovano e

All’Eco di Bergamo ha parlato il direttore amministrativo della casa di riposo Don Orione: «Conosciamo bene lo sceicco Adnan. Per un anno è venuto a trovarci, spendendo promesse mai mantenute. Ci mostrò anche la fotocopia di un estratto conto per dimostrare di avere in deposito al Credit Suisse di Zurigo la bellezza di 23 miliardi di dollari...».

Al Fatto Quotidiano ha parlato invece Carlo Brugnami, 75 anni, ex ciclista. Dice di aver saldato due anni fa il conto per le esequie di un caro estinto del presunto sceicco. «Ad agosto è venuto a dirmi: abbi pazienza, si è sbloccata questa storia dell’eredità, ora ti pago tutto. Dammi tempo».

Non c’è nulla di male a essere stati ricchi, poi poveri e infine ricchissimi. Anzi, è una storia da Hollywood. Ma i tifosi hanno il diritto di sapere la verità, che è la stessa a Boston e a Roma.