CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Dato ad Andreazzoli quel che è di Andreazzoli, va anche detto che nel repentino cambio di gioco adottato dal tecnico toscano dopo il ribaltone Zeman, qualche meccanismo devessere ancora oliato e non poteva essere altrimenti.
PUNTO DEBOLE - Il fatto è che con lassenza forzata di Castan, Andreazzoli si è inventato non solo la difesa a tre, ma anche Piris difensore di destra nei tre. Ruolo che il paraguayano ha dovuto mandar giù in un amen, improvvisandosi, così come aveva dovuto improvvisarsi improbabile pendolino Cafù con Zeman. Il povero ma generosissimo Piris ce la mette tutta, ma non vorremmo che abbia già preso appuntamento con lo psicologo.
Cè qualcosa che non va nella difesa a tre delle ultime settimane e non è solo Piris. Il problema riguarda anche Burdisso e Marquinhos. Andiamo nel dettaglio con qualche esempio. (...)
BURDISSO - Sia in occasione del gol di Estigarribia che in quello di Livaja, Burdisso fa lo stesso errore: si muove verso la palla e verso il compagno in marcatura, lasciando libero lo spazio alle sue spalle. Così a Bergamo va quasi a raddoppiare Marquinhos in marcatura su Denis, lasciando campo a Livaja, mal contrastato da Torosidis in assenza di Piris. Forse il difensore argentino fa questi movimenti per eccesso di generosità, pensando di andare ad aiutare un compagno. In realtà dovrebbe sempre dare unocchiata (lui che recita praticamente da ultimo uomo) a cosa si sta muovendo intorno e dietro di lui.
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MARQUINHOS - In tutto questo noi vedremmo sicuramente meglio Marquinhos in posizione centrale e (in attesa del ritorno di Castan) Burdisso e Piris più in marcatura. Il giovanissimo brasiliano è un centrale nato: ha i tempi di gioco e la lettura felice delle situazioni più intricate. E con la sua rapidità nel breve è capace di risolvere anche le situazioni più scabrose. Da quando viene utilizzato a sinistra della difesa a tre, risulta sempre il migliore del reparto, ma dà limpressione di essere utilizzato al cinquanta per cento delle sue reali possibilità.