IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Che sono queste facce? Non è mica morto nessuno, vado soltanto via». Uno Zeman più sorridente ieri rispetto allultima settimana vissuta a Trigoria dove si aggirava incupito e nervoso tra campi e spogliatoi si è presentato al centro sportivo Fulvio Bernardini. Accompagnato dai suoi collaboratori
ADDIO DIFFICILE Poi è uscito con la sua automobile ed è stato omaggiato dal centinaio di tifosi presenti fuori dai cancelli. Solidarietà e affetto, mischiati a cori e applausi con il tecnico che oltre a firmare autografi e posare per foto ricordo, sollecitato dai presenti, ha anche risposto a qualche domanda: «Non mi fate dire cose
E chiaro che non posso essere contento ma non mi sono sentito abbandonato dai giocatori, non credo proprio che la squadra mi abbia giocato contro».
Singolare il siparietto che si è poi creato con un tifoso. Proprio mentre aveva salutato tutti e stava abbandonando Trigoria, Zeman è stato fermato da un ragazzo che gli ha lanciato l'abbonamento: «Mister questo lo butti lei. Io me lo sono fatto per il rispetto che ho nei suoi confronti e per quello che ha rappresentato». Il boemo, rimasto colpito dal gesto, ha replicato: «Lascia stare, la Roma cammina sempre avanti». Ma il tifoso, non ha fatto retromarcia: «No mister, la ringrazio ma allo stadio non ci vado più». A questo punto Zeman, prima di lasciare il piazzale Dino Viola, salutandolo gli ha promesso: «Quando ti serve te lo ridarò». In serata, si è poi confessato velocemente ai microfoni della trasmissione Undici su Italia2: «Sono dispiaciuto, avrei voluto dare più soddisfazioni ai tifosi che se lo meritano. Rancore? No, ho fallito perché non ci sono stati risultati. I rimpianti sono solo i risultati. Se ho capito cosa non andava? Sì, io lho capito: cerano dei problemi. Se non ci fossero stati saremmo stati primi».