Giannini a muso duro

09/02/2013 alle 10:40.

CORSPORT (A. GHIACCI) - Uno sfogo duro. Giuseppe Giannini, ex capitano giallorosso dal quale Totti ha ereditato fascia e maglia numero dieci, si dice «avvelenato» per non essere stato preso in considerazione nel momento in cui la Roma

 
RUOLO - Evidentemente alla possibile candidatura Giannini ci teneva eccome. (...) E ? «Francesco deve fare quello che ha fatto finora. Lui lo sa, grazie al suo talento sa bene dove andare. Per un integralista come Zeman non è cambiato molto perché aveva libertà durante la partita. A Francesco rimprovero solo una cosa, sa che c’è uno scemo che abita a quindici chilometri da Trigoria, che allenerebbe gratis. Io sono di buon livello e lavorerei gratis»
 
RICORDI - Giannini ricorda poi i momenti difficili attraversati da lui: «Le contestazioni ci stanno, tutti abbiamo fatto stupidaggini, ma l’importante è sentirsi addosso la tifoseria, sennò non si va avanti. E forse proprio per questo non vengo mai preso in considerazione, perché conosco la bestia. Io facevo il calciatore e se un calciatore viene a dirmi “non faccio la doppia seduta” non gioca, facile. La gente deve entrare a Trigoria perché vedo distacco tra la società e i tifosi. Aprire i cancelli farebbe sentire alla squadra che i tifosi ci sono e in allenamento i giocatori darebbero il trecento per cento» . L’ex capitano giallorosso non risparmia critiche all’attuale dirigenza: «Mi dà fastidio vedere dirigenti che non hanno forze economiche ma vogliono determinare le cose. So che il direttore sportivo dovrebbe essere il mio riferimento, ma a rischiare poi è sempre l’allenatore» . (...)