CORSPORT (A. GHIACCI) - Uno sfogo duro. Giuseppe Giannini, ex capitano giallorosso dal quale Totti ha ereditato fascia e maglia numero dieci, si dice «avvelenato» per non essere stato preso in considerazione nel momento in cui la Roma
RUOLO - Evidentemente alla possibile candidatura Giannini ci teneva eccome. (...) E Totti? «Francesco deve fare quello che ha fatto finora. Lui lo sa, grazie al suo talento sa bene dove andare. Per un integralista come Zeman non è cambiato molto perché Totti aveva libertà durante la partita. A Francesco rimprovero solo una cosa, sa che cè uno scemo che abita a quindici chilometri da Trigoria, che allenerebbe gratis. Io sono di buon livello e lavorerei gratis» .
RICORDI - Giannini ricorda poi i momenti difficili attraversati da lui: «Le contestazioni ci stanno, tutti abbiamo fatto stupidaggini, ma limportante è sentirsi addosso la tifoseria, sennò non si va avanti. E forse proprio per questo non vengo mai preso in considerazione, perché conosco la bestia. Io facevo il calciatore e se un calciatore viene a dirmi non faccio la doppia seduta non gioca, facile. La gente deve entrare a Trigoria perché vedo distacco tra la società e i tifosi. Aprire i cancelli farebbe sentire alla squadra che i tifosi ci sono e in allenamento i giocatori darebbero il trecento per cento» . Lex capitano giallorosso non risparmia critiche allattuale dirigenza: «Mi dà fastidio vedere dirigenti che non hanno forze economiche ma vogliono determinare le cose. So che il direttore sportivo dovrebbe essere il mio riferimento, ma a rischiare poi è sempre lallenatore» . (...)