CORSPORT (A. GHIACCI) - Un nuovo capitolo, pesante, nella storia dei pessimi comportamenti di Delio Rossi. Sì, proprio quel Delio Rossi che l'anno scorso, dopo Fiorentina-Novara, fu esonerato da Della Valle a seguito dell'aggressione a
TESI- Non solo, perché c'è dell'altro. Dopo il fischio finale della partita di ieri il tecnico blucerchiato non ha ammesso subito l'errore, tantando di dire che non c'era stato alcun gesto. Poi, però, è stato costretto all'ammissione: «Non ho fatto alcun gestaccio. Sono cose che succedono in campo e lì restano, sono già state assolutamente chiarite con i diretti interessati». Nel secondo tempo, dopo un fallo subito dalla Samp, Rossi si è alzato lamentandosi vistosamente e qualche giocatore della Roma, forse memore dei trascorsi laziali del tecnico, ha avuto da ridire, usando anche parole pesanti. A quel punto Rossi ha alzato il dito medio verso Burdisso, scatenando il caos. In campo e sugli spalti gli animi si sono accesi in un attimo, il clima è diventato rovente in pochi istanti. La panchina della Sampdoria si è riempita di gente tra giocatori, tecnici, arbitri e collaboratori. Dopo diverse discussioni Delio Rossi è stato allontanato. Non contento, mentre lasciava il campo, tra gli insulti di Burdisso, il tecnico sampdoriano ha chiesto il sostegno del pubblico di casa alzando le braccia per chiamare tutti a raccolta: a quel punto, sul 3-1, i tifosi blucerchiati erano tutti con lui ma gli animi si sono accesi ancora di più. Gli è stata lanciata una sciarpa che Rossi ha raccolto prima di uscire. (...)