IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - La sfida contro la Juventus si avvicina, e per Andreazzoli il problema difesa si fa sempre più incalzante. Con Castan fermo ai box a causa di una distorsione del ginocchio sinistro con lesione del legamento collaterale mediale (rientro previsto non prima della sfida contro il Palermo, a fine marzo), rimane
Lallenamento è proseguito con esercizi di forza in palestra, con i giallorossi divisi in diversi gruppi. Poi un lavoro dedicato alla rapidità e alla velocità, con un focus legato al possesso palla 5 contro 2. E la seduta è terminata con delle esercitazioni tattiche. A meno di recuperi lampo di Balzaretti, sulle fasce i titolari saranno Piris e Torosidis. Mentre al centro della difesa ci saranno il 18enne ex Corinthians e Nicolas Burdisso. Per quanto riguarda centrocampo e attacco, Andreazzoli potrebbe scegliere gli stessi uomini scesi in campo contro la Samp domenica scorsa: De Rossi, Bradley, Marquinho, Pjanic, Lamela, Totti e Osvaldo.
Litalo-argentino è lunico che rischia il posto e potrebbe partire dalla panchina. In dubbio ora cè solo il modulo. Andreazzoli potrebbe puntare sul 4-2- 3-1 con Bradley e De Rossi davanti alla difesa, Lamela, Pjanic e Marquinho (o Florenzi) alle spalle dellunica punta Totti. Ma non è da escludere anche il ritorno del 4-3-3 con De Rossi, Pjanic e uno tra Florenzi e Marquinho sulla mediana, e il tridente composto da Lamela, Totti e Osvaldo. Da valutare anche lo schieramento sulla linea difensiva di Daniele De Rossi: con il numero 16 in difesa, la difesa a tre è possibile. E allora a centrocampo spazio a Lamela, Florenzi, Bradley, Pjanic e Marquinho. Il tandem dattacco, a questo punto, sarebbe composto da Osvaldo e Totti. Il tecnico valuterà in settimana, durante gli allenamenti fissati ogni mattina alle 11 (già da calendario due giorni di riposo dopo la sfida di sabato): le opzioni non mancano, lultima parola sarà quella dellallenatore. E, stavolta, non potrà sbagliare. Perché la sfida è contro la Juventus, ma soprattutto perché si giocherà di fronte agli occhi stanchi ma ancora attenti di 50 mila spettatori.